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© Chiara Bacciarini
L’Associazione Idra, recentemente insignita del Dono d’onore dalla Fondazione Martin Bodmer per aver posto «la cultura indipendente sulla mappa della Svizzera italiana», ha annunciato il secondo appuntamento della rassegna 10 100 1000 spazi. Le attività che verranno proposte in questo secondo ciclo di eventi si ispirano ai principi della Carta della Gerra, un documento programmatico sottoscritto da oltre 700 realtà ticinesi, che intende aprire un dialogo costruttivo sulla cultura, come strumento di sviluppo urbano e sociale.
Negli ultimi anni è emersa con forza la necessità di luoghi permanenti per la cultura indipendente. Non solo spazi di diffusione – indispensabili per garantire la fruizione alla popolazione delle opere artistiche e delle scelte curatoriali – ma anche spazi di produzione, dove i processi creativi possano svilupparsi con regolarità e continuità. Questi luoghi non rappresentano solo un investimento per il futuro della cultura locale o per il rafforzamento di un settore professionale, ma sono anche centri di aggregazione aperti, intergenerazionali e inclusivi, fondamentali per la coesione sociale e l’accessibilità, in linea con quanto previsto dal Messaggio federale sulla cultura 2025-2028 e dalle Linee programmatiche cantonali di politica culturale 2024-2027.
Come si crea uno spazio, o ancora meglio, una rete di spazi per la cultura indipendente? Come può l’ente pubblico sostenere e valorizzare le realtà associative attive sul territorio? Che importanza hanno queste realtà per il tessuto socioculturale ed economico? La mostra e gli incontri che saranno presentati alla Villa Saroli di Lugano hanno l’obiettivo dunque di avviare una riflessione collettiva per provare a dare risposte condivise a tutte queste domande.
Uno spazio per la cultura indipendente
La Limonaia di Villa Saroli ospiterà una mostra (dal 21 febbraio al 22 marzo 2025), che vedrà l’esposizione di 14 progetti nati dalle Tesi di Bachelor 2024 del Corso di Laurea in Architettura d’Interni della SUPSI. Le studenti e gli studenti sono stati invitati a immaginare uno spazio dedicato alla cultura indipendente a Lugano, con un’attenzione specifica sullo storico stabile delle ARL a Viganello, costruito nel 1910 dall’architetto Giuseppe Ferla e recentemente tutelato come bene culturale. Questo edificio rappresenta uno degli ultimi esempi del patrimonio industriale della città, sempre più rarefatto a causa di cambiamenti urbanistici e demolizioni. La sua trasformazione in un luogo per la cultura indipendente è un esercizio di progettazione, ma anche un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela e del riuso degli spazi esistenti, attraverso la partecipazione dei cittadini. Il vernissage avrà luogo venerdì 21 febbraio a partire dalle ore 18.00, alla presenza della Consigliera di Stato e Direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Marina Carobbio Guscetti e del Vice Sindaco e Capo Dicastero cultura, sport ed eventi della Città di Lugano Roberto Badaracco.
Spazi che non ci sono ancora
Sabato 1° marzo alle ore 16.00, Villa Saroli ospiterà un incontro durante il quale saranno presentati due progetti socioculturali nati negli ultimi anni in Svizzera: Terrain Gurzelen a Bienne/Biel e Caserne de la Poya a Friborgo. Attraverso l’analisi di questi progetti, sarà possibile dare uno sguardo più approfondito su alcune realtà indipendenti che operano in centri urbani di medie dimensioni oltre Gottardo, constatandone l’impatto sociale, culturale ed economico che generano sui rispettivi territori. Questo momento permetterà quindi di analizzare come queste esperienze vengono gestite, cosa presentano e producono all’interno dei propri spazi, come si finanziano e quali sono i rapporti che intrattengono con le istituzioni e la popolazione locale. La presentazione sarà seguita da un dibattito attorno alla domanda: “Uno stadio a Bienne, una caserma a Friborgo; e a Lugano?” e vedrà la partecipazione di alcune e alcuni rappresentanti della scena indipendente, del Capo Dicastero Immobili Raoul Ghisletta e della Responsabile dello sviluppo culturale Laura Brenni, della Città di Lugano. L’appuntamento sarà introdotto da Olmo Cerri e moderato da Chiara Fanetti.
Spazi che ci sono già
Infine, sempre a Villa Saroli e con inizio alle ore 16.00, sabato 8 marzo si terrà un incontro dedicato a diversi progetti indipendenti nati negli ultimi anni nella Svizzera italiana: Spazio Lampo (Chiasso), Spazio l’Ove, Spazio Fervida, Fuori Luga (Lugano), Spazio Elle (Locarno) e Casa Azul (Gordola). Questo appuntamento permetterà di dare uno sguardo sull’esistente, quali sono gli spazi che oggi abitano il nostro territorio, quali sono le difficoltà che vivono e in quali contesti si trovano a dover operare. Con il contributo del sociologo Sandro Cattacin e la ricercatrice Ilenia Caleo si sottolinerà l’importanza che queste realtà hanno per la comunità, come queste permettono di rafforzare la coesione sociale, formare l’identità culturale e come partecipano a garantire un pluralismo e una dinamicità socioculturale al nostro territorio. “Cultura indipendente: quale risorsa per le nostre città?”: l’incontro cercherà di dare una risposta a questa e tante altre domande. L’appuntamento sarà moderato da Francesca Rodesino.
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