200’000 visitatori a L’ideatorio USI
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L’ideatorio, il servizio dell’Università della Svizzera italiana che si occupa di promozione della cultura scientifica, ha accolto nel corso del mese di aprile il suo 200 millesimo visitatore.
Nato a Lugano nel 2005 su invito della Fondazione Science et Cité, centro di competenze dell’Accademia svizzera delle scienze a Berna, L’ideatorio è stato subito accolto con interesse dall’Istituto scolastico della Città di Lugano e in seguito dall’USI dove è divenuto un servizio attivo nel dialogo tra scienza e società. Da allora, L’ideatorio è cresciuto sempre più, proponendo numerose iniziative incentrate sul dialogo tra il progresso della scienza e i cittadini, mostrando non solo le meraviglie scaturite dal sapere ma anche le situazioni critiche che occorre saper identificare e dibattere. Tra le tante attività de L’ideatorio si ricordano caffè scientifici, simposi tematici (tra i relatori anche due premi Nobel), colonie scientifiche, una ventina di esposizioni interattive, tre grossi festival della scienza, decine di laboratori didattici, progetti partecipativi, spettacoli nel planetario, serate dibattito, e numerosi percorsi didattici. Tra gli ultimi progetti realizzati troviamo collaborazioni con l’IRB, l’IRSOL e altri istituti dell’USI. Questo importante ruolo di mediazione scientifica ha fatto sì che L’ideatorio con il tempo sia divenuto, con il Technorama, il Museo dei Trasporti di Lucerna e L’espace des Inventions di Losanna, uno dei quattro più importanti centri MINT (matematica, informatica, scienze naturali e tecnologia) in Svizzera, ovvero un luogo di successo riconosciuto dai programmi nazionali di promozione della scienza presso i giovani.
La filosofia de L’ideatorio è sempre stata quella di «creare un luogo dove il sapere fosse deframmentato, pluridisciplinare e scollegato dalla semplice trasmissione di nozioni scientifiche, cercando di sviluppare delle proposte complementari alla scuola». La sfida posta sul tavolo de L’ideatorio è dunque quella di «capire i meccanismi che scaturiscono nella società quando un tema complesso legato al mondo scientifico o tecnologico si scontra con idee, culture e immaginari presenti in ognuno di noi». La filosofia che sta alla base delle proposte de L’ideatorio è quella di offrire delle «occasioni di incontro con la scienza e la tecnologia, mostrando come questo sapere, in parallelo con il sapere umanistico, sia uno strumento in più per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda, mettendo al centro l’essere umano e non la specifica nozione».
La sede de L’ideatorio a Cadro è aperta al pubblico il sabato e la domenica dalle 14 alle 18, mentre durante la settimana accoglie scuole e gruppi. Attualmente offre un planetario astronomico con quattro spettacoli: Alle origini del pianeta terra (ore 14.30, dai 10 anni), sull’origine del nostro pianeta e sui cambiamenti climatici che lo minacciano; Oh, sole mio! (ore 14.30, dai 10 anni), sull’intenso legame tra noi e la nostra stella, fra mito, storia e scienza; Un viaggio nel cosmo (ore 16 e 17, dai 6 anni), alla scoperta di galassie e buchi neri, vita extraterrestre e missioni spaziali; La storia del progetto Apollo (ore 14.30, dai 6 anni), un viaggio con immagini d’epoca e ricostruzioni in computer grafica. Sarà inoltre possibile continuare a giocare con la matematica all’esposizione Diamo i numeri (ore 14-18, per tutti), un viaggio 3D nel mondo dei numeri, fra antichi rompicapo, dadi e ruote da casinò, sotto una pioggia di dati che raccontano la nostra vita. Tutti gli eventi segnalati si svolgeranno sino all’11 giugno 2023. Per le proiezioni al planetario la prenotazione è fortemente consigliata.
La prossima importante sfida: L’ideatorio sta disegnando i contenuti della Casa della Sostenibilità di Airolo, un nuovo centro dell’USI che servirà per riflettere sullo sviluppo sostenibile. Questo centro aprirà le porte a studenti e al grande pubblico nel 2024.
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