Il programma praticamente ultimato, poi la pandemia, le restrizioni e il presente del Festival da riscrivere. Per ChiassoLetteraria è l’anno di una riflessione, diciamolo, anche un po’ forzata ma anche di una serie di consapevolezze che aiutano a ridefinire l’identità dell’evento, in primis quella di sapersi, come Festival, spazio privilegiato di discussione e di scambio, cosa che invece la pandemia non può proprio permettere più. Da qui, come ha spiegato durante l’Assemblea annuale tenutasi sabato 14 novembre, Sebastiano Marvin, l’idea iniziale di spostare tutto a settembre 2020, per poi realizzare, a malincuore, che anche così ChiassoLetteraria non sarebbe stata più la stessa.
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