Cultura

Verso una Svizzera sempre più metropolitana: quale futuro per la coesione nazionale?

“Una Svizzera che si allontana dalla Svizzera italiana?”, il ciclo di Coscienza Svizzera “Quale coesione nazionale in una Svizzera regionalizzata?” prosegue giovedì 6 giugno alle 18 presso Villa Saroli a Lugano con una serata a più voci per capire come cambia il Paese e come evolvono le relazioni con il Sud delle Alpi. Interverranno, in ordine cronologico, dalle 18 alle 19.15: Oscar Mazzoleni (introduzione), Claudio Ferrata (su Messaggi dalla Svizzera urbana, dallo chalet alla metropolizzazione), Orazio Martinetti (su Finis Helvetiae? Idee per la Svizzera di domani), Remigio Ratti (su Quale Ticino tra soggezioni metropolitane e spazi di intraprendenza?), Barbara Camplani (moderazione dibattito finale).

Ci si interrogherà sullo sviluppo dell’urbanizzazione e sui mutamenti nelle rappresentazioni del territori o(da una visione anti-urbana e ruralista a quella di una Svizzera vista come una grande metropoli). Si discuterà dell’importanza delle Esposizioni nazionali: ha senso oggi riproporle? Le difficoltà odierne di organizzare Esposizioni nazionali riflettono una separazione crescente fra le realtà regionali? Nel contesto di una Svizzera che diventa sempre più metropolitana, è proprio vero che il Ticino rappresenta un caso particolare, ossia un territorio ai margini, stretto in un campo di forze tra la megalopoli lombardo-padana e l’asse delle reti urbane dell’Altopiano svizzero, con le quali non fa sistema? Quali visioni e quali iniziative occorrono per promuovere la coesione nazionale?

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