Tra il 29 luglio e il 4 agosto 2019 si terrà la 16° edizione del “Teatro in Festa”, Festival internazionale di musica e teatro, che ogni anno il Teatro Paravento di Locarno presenta al pubblico ticinese ed estero nella magica cornice del giardino retrostante il teatro. Oltre a ciò, il Teatro Paravento sarà presente durante il Locarno Film Festival con il Bistrot Teatro Paravento.
«Il festival si tiene all’aperto, in un periodo e in un contesto molto particolare per il Locarnese: la sua estate è fatta da grandi appuntamenti come il Film Festival o Moon & Stars – appena conclusosi – che portano con loro un alto grado di spettacolarità e dinamiche che spesso vanno oltre alla cultura stessa. Con il nostro Festival ci troviamo in un ambito di maggior serenità, di convivialità e di vicinanza», ci spiega il Direttore del Teatro, Miguel Angel Cienfuegos.
«Quanto proponiamo è più disteso, meno formale di quanto può accadere in una sala durante un altro periodo dell’anno. Siamo all’interno di un giardino. Vogliamo offrire alla comunità un’occasione di ritrovo tramite il teatro e favorire con esso anche l’incontro con chi viene da fuori Cantone.
«Dal punto di vista artistico il programma propone la pantomima o spettacoli di clown, lasciando però anche spazio alla commedia e a spettacoli più legati al nostro attuale momento, quello del testo, del teatro di narrazione e delle tematiche di attualità. Forse non tutti i Festival hanno questa doppia appartenenza. Spesso, inoltre, organizziamo spettacoli in diverse lingue».
Quali, in particolare, le offerte di questa edizione? «Evidenzierei lo spettacolo di Iona Butu – Natasha ha preso il bus – artista che vive e lavora da anni in Ticino. Questa è una produzione del Teatro Sociale di Bellinzona. Ma c’è pure la nostra Compagnia Teatro Paravento. La dimensione locale e quell’internazionale si sono sempre unite nel nostro lavoro di compagnia e non solo nelle nostre rassegne».
Come selezionate i vostri artisti per il Festival? «Sostanzialmente secondo alcuni principi: vogliamo un teatro per tutti e non elitario, che si tenga d’estate all’aperto, che cerchi spettacoli di un certo contenuto senza rinunciare alla godibilità e a meccanismi suggestivi; un teatro, insomma, che sappia coinvolgere».
«La novità più grande, a dir poco impressionante – conclude Cienfuegos – è che siamo ancora qui a proporre la nostra arte dopo 37 anni di Compagnia teatrale e 16 anni di rassegna estiva».
Laura Quadri