Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, per il tramite della Divisione della cultura e degli studi universitari, ha presentato oggi allo Spazio Magnolia (RSI) di Locarno il progetto di Guida letteraria della Svizzera italiana. L’iniziativa, curata dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino in collaborazione con il Laboratorio di cultura visiva della SUPSI, prevede l’allestimento di un’antologia di citazioni letterarie relative al nostro territorio e la loro mappatura.
“Non c’è occasione più propizia per la presentazione di questo strumento che il Locarno Film Festival, ha ricordato il Consigliere di Stato Manuele Bertoli, nell’aprire la conferenza stampa. “La Guida considera quegli elementi culturali che hanno a che fare con la nostra storia, le nostre radici, ma anche con il territorio che cambia; è un’operazione culturale di ampio raggio, attenta anche ai cambiamenti che sta subendo il nostro territorio. Penso al 2020 e all’apertura della Galleria di base del Ceneri. Locarno, Bellinzona e Lugano saranno molto più connesse e la cultura deve trovare il suo spazio in questa nuova realtà, deve trovare nuove modalità per restituire tutto questo”.
Parte invece dal concetto centrale di “patrimonio culturale” Raffaella Castagnola Rossini, direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari, nell’introdurre la Guida, “tesa a valorizzare anche con mezzi digitali il nostro patrimonio”. Tutto parte, spiega Castagnola Rossini, dagli stessi obiettivi dell’Osservatorio culturale, nato nel 2006 e componente essenziale della Divisione della cultura e degli studi universitari; all’inizio solamente un’agenda, un raccoglitore degli eventi culturali più significativi nella Svizzera italiana, ma ben presto molto altro ancora: osservatorio privilegiato dal punto di vista statistico per monitorare la viva realtà culturale della Svizzera italiana, quindi – con Samara – preziosa banca dati per la cultura ticinese. “Tre anime” dell’Osservatorio che hanno ispirato la Guida.
Come spiegato poi da Martina Gamboni e Giovanna Caravaggi dell’Osservatorio, il progetto intende rileggere gli elementi territoriali su uno sfondo narrativo, che è quello contenuto nei vari resoconti di viaggio, testimonianze epistolari, diari di personalità che hanno attraversato o sostato nella Svizzera italiana in un arco temporale dal Settecento al Novecento. Il progetto della Guida è tutto in divenire; nato nel gennaio di quest’anno, conta di riuscire a “raccontare” Bellinzona, Lugano e Locarno, tramite la voce di diversi artisti e scrittori entro l’anno prossimo, avvalendosi anche -punto importante – dell’aiuto e delle segnalazioni dell’utenza, secondo il modello di una “Guida partecipativa”. Finora sono comunque già state raccolte 385 citazioni di 103 tra scrittori e poeti europei su 36 luoghi diversi, come case di nascita, luoghi di sepoltura e targhe commemorative. Una mappa interattiva mostra quindi i vari luoghi corredati dalle schede degli autori e dalle informazioni georeferenziate dei vari luoghi. Per ogni luogo si aprono delle finestre testuali contenenti le citazioni più significative. “Una vera e propria istantanea fatta di parole”, sottolineano le curatrici. Si scopre così, ad esempio, che per Montale Ascona era niente meno che la “Capri del Nord” e che la Svizzera italiana, nel tempo, è stata un vero e proprio crocevia, terra di salvezza non da ultimo per gli esuli in fuga dai totalitarismi del Novecento. Documenti dunque di tutto interesse, come sottolinea bene anche Michele Amadò, professore del Laboratorio cultura visiva della SUPSI, coinvolto in un progetto che vedrà i suoi allievi recarsi sui vari luoghi della Guida per documentarli fotograficamente. “Fra testimonianze scritte e immagini, tra passato e futuro, grazie a questo progetto vedremo delinearsi la memoria della Svizzera italiana”, conclude significativamente il professor Amadò.
Si segnala che la Guida sarà presto resa accessibile online. In questo modo essa si aprirà al contributo del pubblico, promuovendo la nascita di una comunità di lettori-segnalatori, che sarà invitata ad arricchire la mappa con nuove informazioni.
Laura Quadri