L’immagine-logo che appare sul programma Settembre-Dicembre 2018 è un pesce, un cavedano per la precisione; simbolicamente potrebbe nuotare dal lago, al Foce, alla Foce… Unendo spazi differenti.
Il giardino è quello vicino allo Studio del Foce, ristrutturato discretamente dagli architetti di DueA, Silvia Barrera e Lorenzo Fraccaroli, con aiuole e sedili ispirati alle panchine luganesi, formati da listelli di legno e forme morbide, un luogo di sosta piacevole, ritrovo giorno e notte con una illuminazione adeguata. In attesa che si possano anche utilizzare la terrazza e il ristorante, dopo l’esito del bando che sarà pubblicato in queste settimane.
Tali le principali novità logistiche. Non certo nuovo è invece il richiamo fatto dall’on. Roberto Badaracco, capo Dicastero Cultura, Sport ed Eventi della Città di Lugano, durante la conferenza stampa di oggi. Egli ha elogiato sia il Teatro, sia lo Studio, realtà locali alternative al LAC, con i loro numeri, 170 poltrone, più di 170 rappresentazioni, oltre 15.000 presenze annuali, il primo; da 50 a 100 concerti, da 10.000 a 20.000 spettatori all’anno, 400 posto in piedi, 130 posti a sedere, il secondo… Sottolineando però che, dopo la chiusura del Cittadella, alla città manca un teatro di misura media. Come del resto si sta cercando un luogo da adibire a sala prove per tutte le compagnie, ha ribadito Badaracco, forse individuato nello stabile Gemmo. Ma occorre superare i problemi finanziari e chissà per quanto tempo ancora dovremmo sentirci raccontare la stessa storia. Le questioni pratiche non finiscono qui perché a mancare sono anche locali-magazzino in cui le compagnie possano riporre le loro scenografie e attrezzature teatrali… Come ha osservato dal pubblico un rappresentante della Compagnia Cittadella. Insomma, stagione nuova temi vecchi…
È entrato nel merito dei contenuti, Claudio Chiapparino, direttore Divisione Eventi e Congressi della Città di Lugano. La spina dorsale della stagione resta la rassegna Home in cui sono inserite le compagnie della Svizzera italiana, tra le quali alcune nuove che magari si sono formate in Italia o oltre San Gottardo e che poi vengono qui per mostrare i loro lavori e poi sezioni riservate ai laboratori con studenti e quella Amateur, più fine che dire “amatoriale”… Tornano consuete rassegne e collaborazioni come il Festival Internazionale del Teatro, FIT, quello delle Marionette (visto il buon risultato dell’anno scorso, si svilupperà ancora tra ottobre e inizio novembre), Senza Confini, le proposte del MAT, del Teatro PAN, di LuganoInScena e, per la parte musicale, Raclette che offre un panorama internazionale. Ricordiamo che si tratta di una stagione pluridisciplinare che contempla le arti sceniche, compresa la danza, ma anche il cinema e incontri di vario genere come quelli dell’Agorateca. C’è anche posto per repliche, quindi chi si fosse perso qualcosa la scorsa stagione, è avvisato.
Prevendita online: www.biglietteria.ch; info e ticket: sportello.foce@lugano.ch
Manuela Camponovo