Mercoledì 9 ottobre alle ore 20:30 torna al LAC il Settecento musicale con l’opera in tre atti La finta giardiniera di Mozart, eseguita in forma di concerto dall’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e da I Barocchisti, diretti dal Maestro Diego Fasolis. Successivamente l’opera andrà in scena a Shanghai al Shangyin Opera House dal 18 al 22 ottobre. Ne La finta giardiniera Mozart mette in scena l’innamoramento nel gioco teatrale dove i personaggi si mascherano per scoprire se sono corrisposti: la Marchesa Violante finge volontariamente di essere la giardiniera Sandrina per favorire il suo amore con il Contino Belfiore. L’intrigo si complica e così la molteplicità dei livelli espressivi. Il tema della finzione è al centro del dramma giocoso, un genere sviluppatosi a partire dal teatro musicale di scuola napoletana, soprattutto grazie al contributo di Carlo Goldoni, la cui influenza sull’opera comica è innegabile.
Mozart abbraccia la tradizione tutta italiana del dramma giocoso trasferendo in musica la lezione goldoniana nel valorizzare l’identità drammatica e vocale di ogni personaggio. Il Maestro Fasolis dirige un cast di grandi interpreti tra cui i tenori Krešimir Špicer e lo svizzero Bernard Richter, le soprano Roberta Mameli e Julie Martin du Theil, anche lei svizzera, restituendo all’opera lo spirito originario fatto di brio, vivacità e galanteria, mischiando con leggerezza gli elementi seri a quelli buffi. Lo spettacolo è in collaborazione con LuganoMusica.
Prima del concerto, alle ore 19:30 in Sala Refettorio si terrà un’introduzione in forma di dialogo tra Etienne Reymond, direttore artistico di LuganoMusica e il critico musicale Enrico Parola. L’incontro è gratuito e rappresenta un’occasione per avvicinarsi al mondo della musica, apprezzarne la bellezza e conoscere i suoi protagonisti.
Dopo un’estate trascorsa nella Svizzera francese, prima a Vevey con la storica Fête des Vignerons, poi con l’opera contemporanea Einstein on the Beach che a settembre ha inaugurato la nuova stagione operistica del Grand Théâtre di Ginevra, la Compagnia Finzi Pasca torna al LAC con una delle sue produzioni di maggiore successo internazionale. Donka – Una lettera a Čhechov, sta infatti girando il mondo da molti anni e finora è stato rappresentato in 73 città di 26 nazioni. Lo spettacolo sarà in scena in Sala Teatro venerdì 11 ottobre (ore 20:30) con repliche sabato 12 (ore 20:30) e domenica 13 ottobre (ore 16:00).
Donka aveva aperto le celebrazioni del 150mo anniversario della nascita di Anton Čechov al Chekhov International Theatre Festival nel 2010 a Mosca ed è un omaggio alla figura del celebre scrittore e medico russo. L’autore e regista Daniele Finzi Pasca e tutti i creatori si sono immersi nella vita dello scrittore, nei suoi testi e nei suoi diari, decifrandone note e appunti, donando corpo e forma ai suoi enigmatici silenzi. Che cosa è donka? In russo, indica un piccolo sonaglio che si appende alla canna da pesca e che suona quando un pesce abbocca. Čechov adorava pescare e Finzi Pasca, affascinato da quest’immagine e da sempre in cerca di “stati di leggerezza”, ha dato vita a un poema visivo fatto di oggetti e corpi sospesi.
Le musiche composte da Maria Bonzanigo richiamano le atmosfere della lontana Russia e dei racconti di Čechov, grazie a fisarmoniche, orchestre, cori, canneti, rumore di vento, di pattini e canti di uccelli. In scena un cast internazionale di talentuosi interpreti che danno vita a una galleria di personaggi cechoviani fatta di dottori, eterni studenti, sognatori, scapoli e fanciulle in lutto per la vita. La scenografia di Hugo Gargiulo propone un susseguirsi di istantanee di un mondo perduto, steppa, ghiaccio, lampadari ed esplosioni di colori.