Cultura

Torino, in arrivo la 20esima edizione di “Artissima”

© Ph. Perottino-Piva-Bottallo / Artissima 2018.

Courtesy FIONDA.

Dal al 3 novembre gli spazi dell’Oval di Torino ospitano la ventesima edizione di Artissima. La manifestazione è diretta da per il terzo anno da Ilaria Bonacossa.
Ma cosa è esattamente Artissima? È contemporaneità.  È una fiera italiana, riconosciuta a livello internazionale, che propone idee inedite e pone l’attenzione alle pratiche sperimentali. È, inoltre, trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca; perché Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

In questa edizione, si propone la dialettica desiderio/censura come tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.
«Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita – spiega Ilaria Bonacossa – Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale». Difatti, è quanto mai un tema del presente quanto del passato quello dell’arte stessa come oggetto di censura. Continua Ilaria: «Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale. In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni. E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni».

©Maurizio Nannucci, What to say what not to say, 2018 | Courtesy Treccani Arte.

Quest’anno Artissima presenta le opere inedite di sette nuovi artisti: Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979), Giovanni Anselmo (Borgofranco d’Ivrea, 1934), Massimo Bartolini (Cecina, 1962), Paolo Icaro (Torino, 1936), Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) e Gian Maria Tosatti (Roma, 1980). Inoltre, prosegue la speciale collaborazione tra Artissima e Treccani, e dal 2018 li vede in dialogo nel progetto Alfabeto Treccani, una collana di ventuno multipli inediti a tiratura limitata realizzati da altrettanti artisti italiani riconosciuti sulla scena internazionale. Il progetto propone una ricognizione sull’arte italiana contemporanea attraverso l’opera di tre diverse generazioni di artisti, dai grandi maestri ai talenti emergenti.
L’idea nasce dall’incontro di due forze culturali italiane e riflette la volontà di sperimentazione artistica di Artissima e l’intento di divulgazione culturale di Treccani. Queste intenzioni convergono nell’obiettivo comune di promuovere una diffusione universale della creatività contemporanea italiana, favorendo lo sviluppo di un collezionismo giovane e, allo stesso tempo, fidelizzando i grandi collezionisti.

Per maggiori informazioni: www.artissima.it

 

 

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