Quest’anno le giornate dello Scrittore in Prigione saranno dedicate a Hong Kong. I due appuntamenti sono organizzati dal Centro PEN della Svizzera italiana e retoromancia, in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana (USI) e la Franklin University Switzerland (FUS). Gli appuntamenti, coordinati da Maria Emilia Arioli, vedranno la partecipazione della giornalista Ilaria Maria Sala, vicepresidente e co-fondatrice del Centro PEN Hong Kong; il primo si terrà lunedì 25 novembre alle ore 17:30 nella sala conferenze del North Campus della Franklin di Sorengo (in inglese); il secondo si terrà martedì 26 novembre, in italiano, alle ore 18:00 nell’aula A31 del campus di Lugano dell’USI.
Ilaria Maria Sala, giornalista, scrittrice e sinologa italiana, vive da 30 anni in Cina e da 15 anni a Hong Kong, dove è stata presidente del Foreign Correspondents’ Club. Collabora con The Guardian, The New York Times, The Wall Street Journal, La Repubblica, Il Sole 24ore, Le Monde e Quartz. Ha studiato alla School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra e, in seguito, alla Beijing Normal University e all’Università di Pechino. È stata incoraggiata e indirizzata alla scrittura da Tiziano Terzani. Il suo libro Il Dio dell’Asia: religione e politica in oriente, un reportage e allo stesso tempo un saggio, ha vinto il Premio Bruce Chatwin per la letteratura di viaggio.
Durante le due serate Ilaria Maria Sala racconterà cosa sta accadendo a Hong Kong, i timori e le incertezze degli abitanti, e il divario tra l’identità della città e il suo destino.
Si tratta di due occasioni molto preziose per capire più chiaramente la reale situazione in cui si trova questa regione autonoma il cui numero di abitanti è quasi pari a quello della Svizzera. Entrambi gli incontri sono aperti al pubblico e a ingresso gratuito. La manifestazione è resa possibile grazie al generoso contributo della Fondazione Pica-Alfieri.