Le stelle insigni di lassù non guardano / la nostra notte che non ha segreti: / resta tranquillo quel profondo buio. / … Le nostre anime conquistano / non viste una presenza tra le cose. (Jorge Guillén)
Musicista, artista, illusionista, regista e grafico, Francesco Tesei è sbarcato a Chiasso e Cornèr Banca che l’anno prossimo festeggerà i dieci anni di presenza nella città di confine ha offerto ai dipendenti, clienti e collaboratori come “aperitivo” un suo spettacolo che si è tenuto al Cinema Teatro per introdurli ad accedere al vibrante mondo delle emozioni che interferiscono sulla comunicazione. Tesei è oggi considerato il mentalista più importante d’Italia e si divide tra apparizioni televisive, spettacoli a teatro e interventi sul versante della comunicazione e formazione. Lo spettacolo procede verso una domanda universale: «Cosa ci rende umani?». Spesso inseguiamo le nuvole che passano perdendo la capacità di guardare il profondo in alto come dentro di noi. Francesco Tesei nella sua comunicazione intellettuale ed emotiva, coinvolge sempre il pubblico. L’infinito d’altra parte comprende tutto e dunque siamo in relazione con l’infinito pur essendo noi come singoli solo una goccia nell’oceano. Il suo spettacolo diventa così nei giochi di prestigio e mnemonici una suggestiva esplorazione di inconscio, ragione e di tutto ciò che si situa al limite, recuperando aspetti che ci rendono umani e che invece stiamo perdendo in un mondo altamente tecnologico, sempre più virtuale, distratto, illusorio.
Un esempio di ciò è la storia del “Pi Greco” uno dei più importanti numeri irrazionali che non possono essere espressi nel rapporto tra numeri interi. Non è un numero infinito, bensì irrazionale. Significa che se ci sforzassimo di trovare una fine, continuerebbe sempre ad uscire fuori un’altra cifra decimale, ma ciò non impedisce di tracciare la circonferenza del cerchio. Il giorno del Pi Greco è il 14 marzo (3/14, è la sua approssimazione nella scrittura), ma nella sequenza delle sue infinite cifre si trova pure l’estrazione della data della nostra nascita come esplorato nello spettacolo. Nel 1897 un matematico americano propose un disegno di legge volto a rendere possibile la quadratura del cerchio tramite il cambiamento del valore di Pi Greco con l’introduzione di una “nuova verità matematica” giacché “la regola ora in uso non funziona”. Una forzatura. Eppure, allo stesso modo: è possibile alterare oggi la percezione della nostra realtà col computer, attraverso simulazione, fake news, hackeraggi. Viviamo in una costante costrizione che rende fragile la nostra percezione.
Nello spettacolo di Tesei, sono analizzate le differenze tra computer, l’intelligenza artificiale e noi esseri umani. Una delle cose che ci distingue sono le emozioni. Ma oggi stanno cercando di hackerare anche le emozioni coi social network, nei cellulari che portiamo sempre con noi. Il cellulare fornisce tutta una gamma possibile di emozioni anche in contrasto tra loro, come gioia, sofferenza, divertimento, solidarietà, paura, creatività, filosofia, altruismo, egoismo, egocentrismo, rabbia, aggressività, invidia, vergogna. Così non c’è più modo di provare nulla. È troppo. Troppo e troppo in fretta. Ma nello spettacolo si trova anche la magia della connessione. Nella foresta i tronchi degli alberi son separati, ma i loro rami in altro si sfiorano e baciano, come le loro radici in terra si intrecciano e incatenano. Piace pensare all’uomo come questa grande foresta dove tanti singoli individui in apparenza separati, in realtà – dice Tesei – son tutti collegati e connessi.
Corrado Bianchi Porro