Casa della letteratura, stagione seconda. Il Presidente Fabiano Alborghetti ha tracciato un bilancio dell’anno passato, inaugurale e la programmazione 2020 con le novità. Si è iniziato nel segno dell’Abitare, tema legato appunto alla “casa” ma, in senso più ampio, all’accoglienza. 23 sono stati gli eventi ospitati, ben frequentati e soprattutto, ha notato il relatore, non da un pubblico di esclusivi “addetti ai lavori”, ma persone “normali”. Intellettualmente curiose, aggiungiamo noi. Il tratto distintivo di questa iniziativa, accolta anche con un certo scetticismo, a fronte della moltitudine di eventi culturali, incontri con libri e autori, festival, rassegne letterari che percorrono il nostro Cantone, ci sembra che non sia tanto costituito dalle conferenze pubbliche che troviamo ovunque, ma dalla capacità promozionale e organizzativa di fare, come si dice, “rete”, di instaurare collaborazioni con associazioni e istituzioni sia del territorio, sia oltre i confini nazionali e linguistici, in tutte le diramazioni polari. Quello che è sempre mancato un po’ in Svizzera, la capacità e la volontà di uscire da un certo isolamento autoregionalistico. L’anno scorso: Fondazione Schiller, per la prima volta in Ticino con i premi Terra Nova, Fondazione Studer/Ganz, Festival Babel di Traduzione, Fondazione Carl Spitteler, Endorfine Festival, Seetaler Poesiesommer (che forse di qua del San Gottardo erano in ben pochi a conoscere), La Literaturhaus di Zurigo, le Edizioni Svizzere per la Gioventù, Pro Helvetia, il Centro di Traduzione di Losanna, la Collana CH, l’AdS (l’associazione di scrittrici e scrittori ha tenuto qui il suo Simposio), e poi edizioni ticinesi come Sottoscala e Capelli, la partecipazione al LongLake Festival. C’è stata la trasferta a Sion (Festival du Livre). Più di 300 ospiti, una settantina le camere d’albergo occupate (quando si parla di indotto culturale…).
Quest’anno, ha sottolineato Alberghetti, si andrà ancora “oltre”. L’oltre è infatti il motivo conduttore scelto per il 2020: Oltre la lingua materna, la traduzione, gli approcci della scrittura e l’uso della lingua o dei temi. Più in là del limite spaziale o geografico, temporale o ideale. Il varcare la soglia. L’essere in movimento, indicare il superamento di un punto. L’al di là di un limite stabilito (o ritenuto giusto, conveniente). Oltre il conosciuto ed il visibile, il fare esperienza dell’altro per andare oltre l’identità. L’altro come interlocutore civile nello svolgimento della storia sociale.
Tre i binari in cui si svilupperà questa tematica, legati tra loro, ma ciascuno con una propria direzione. Il primo riguarda gli eventi promossi dalla stessa Casa della Letteratura, attraverso la sua Commissione di programmazione, formata oltre che da Alberghetti, dallo scrittore vallesano Nicolas Couchepin, Annetta Ganzoni (Archivio svizzero di letteratura della Biblioteca nazionale di Berna), il critico e docente Mattia Pedroni, Fabio Pusterla, poeta, critico, docente, Anna Ruchat, scrittrice e traduttrice, Prisca Wirz Costantini dell’ALESI, l’Associazione Librai e Editori della Svizzera italiana, Elena Spoerli-Vögtli (AdS, responsabile di progetto). Molti i momenti di punta, sarà ospite Stefano Raimondi nell’anteprima fra pochi giorni, il 31 gennaio, si parlerà di Giovanni Orelli, arriveranno Pierre Lepori, Alice Rivaz, il discusso Francesco Permunian… e altri eventi ancora da definire.
Il secondo binario riguarda i partner, sviluppando la serie di relazioni, con la Biblioteca Nazionale Svizzera che in aprile festeggia 125 anni e lo farà con un incontro dedicato ad Alice Ceresa. Nell’ottica di promuovere la conoscenza dei nostri autori al Nord del San Gottardo si organizzerà un incontro in tedesco (proprio perché il primo ostacolo è la conoscenza della lingua). In questo senso è anche la rassegna Cari Vicini con Literaturhaus di Zurigo, mentre in novembre l’ASSI promuoverà un incontro sulla narrativa di viaggio.
Il terzo binario sarà invece quello delle trasferte, sempre a motivo della necessità di farsi conoscere, ecco Il vicino Ticino che punterà sulle traduzioni, la presenza ai festival e, soprattutto nel 2021, la diffusione della nostra letteratura nelle aree italofone della Svizzera e oltre confine: questa azione, da un lato, si collegherà con la programmazione degli eventi partner e dall’altra offrirà un’azione concreta verso l’editoria, l’esistenza degli autori che fuoriescono dal confine stretto della propria lingua o da quello geografico, ma soprattutto porterà la nostra cultura letteraria verso un nuovo pubblico.
Per quanto riguarda le trasferte: ancora Sion, poi al MRL Maison Rousseau e de la Littérature di Ginevra, Festival di Letteratura di Leukerbad e, per quanto riguarda territori italofoni, la Val Bregaglia, in collaborazione con la Pro Grigioni Italiano; quindi nel Ticino: a Chiassoletteraria e al LongLake.
Un’altra novità che sembra assolutamente giustificata è di far pagare un piccolo ingresso (8 franchi e 5 per studenti e AVS) per gli eventi direttamente organizzati dalla Casa della Letteratura, aperitivo compreso; chissà perché da noi, diversamente che altrove, si paga per tutto, tranne che per gli incontri letterari.
Si troverà il programma completo da domani sul sito: www.casadellaletteratura.ch
Manuela Camponovo
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