Letteratura

“I più bei libri svizzeri”: designate le 19 pubblicazioni vincitrici del concorso

L’Ufficio federale della cultura (UFC) ha designato, su raccomandazione della giuria, i 19 vincitori del concorso “I più bei libri svizzeri”. Tre di essi sono stati premiati anche al concorso internazionale “I più bei libri del mondo”, in particolare Almanach Ecart. Une archive collective 1969-2019, che ha ricevuto il massimo riconoscimento. Il Premio Jan Tschichold, che riconosce prestazioni eccezionali nell’ambito del design librario, è assegnato quest’anno al gruppo Maximage.

 

Concorso “I più bei libri del mondo”

Dal 6 all’8 febbraio scorsi si è svolto il concorso annuale “I più bei libri del mondo”, organizzato dalla fondazione Baukunst di Lipsia. Una giuria internazionale ha valutato quasi 600 libri provenienti da 31 Paesi, già premiati nei rispettivi concorsi nazionali.

La Svizzera, che figura tra gli 11 Paesi vincitori, è stata insignita della Lettera d’oro, il massimo riconoscimento del concorso, per il libro Almanach Ecart. Une archive collective, 1969-2019, edito da HEAD – Genève / art&fiction publications (progetto grafico: Dan Solbach, Basilea). The Museum is Not Enough / Le musée ne suffit pas, edito da Canadian Centre for Architecture / Sternberg Press (progetto grafico: Jonathan Hares, Losanna) ha ottenuto la medaglia d’argento, mentre Etwas fehlt, Edition Patrick Frey (progetto grafico: Vinzenz Meyner, Zurigo) è stato insignito del diploma d’onore.

 

Concorso “I più bei libri svizzeri”

Ogni anno l’Ufficio federale della cultura indice il concorso “I più bei libri svizzeri”, grazie al quale riconosce prestazioni straordinarie nella produzione e nell’arte del libro e mette in risalto opere che riflettono le tendenze contemporanee. I 19 più bei libri svizzeri del 2019, designati dall’UFC su raccomandazione di una giuria di cinque membri presieduta da Gilles Gavillet, saranno esposti all’Helmhaus di Zurigo, dal 3 al 6 giugno, e successivamente in diverse località in Svizzera e all’estero. Nel seguito l’elenco completo dei 19 libri vincitori: 1. Martin Heller, Barbara Weber: 500 Jahre Zürcher Reformation. Das Jubiläumsbuch; 2. Elisabeth Jobin, Yann Chateigné: Almanach Ecart. Une archive collective, 1969-2019; 3. Jantje Engels, Marius Grootveld: Alternative Histories; 4. Émeric Lambert: Architecture as Environment. Parc Architects; 5. Michael Fischer: Atomfieber. Eine Geschichte der Atomenergie in der Schweiz; 6. Olivier Suter: Children; 7. Mimi von Moos: Die Verwandte; 8. Dominik Landwehr: Edition Digital Culture; 9. Hannah Darabi: Enghelab Street; 10. Alex Hanimann: Etwas fehlt; 11. Fredrik Værslev: Fredrik Værslev – Fenstermalerei; 12. Jirí Makovec: From… To…; 13. Peter Fischli, David Weiss: Haus; 14. Christian Dehli, Andrea Grolimund: Kazuo Shinohara: 3 Houses; 15. Katharine Stout: Modern Nature; 16. Francesco Garutti, Will Davies, Daniel Fujiwara, Simon Fujiwara, Ingo Niermann, Deane Simpson: Our Happy Life. Architecture and Well-Being in the Age of Emotional Capitalism; 17. Giovanna Borasi, Albert Ferré, Francesco Garutti, Jayne Kelley, Mirko Zardini: The Museum is Not Enough / Le musée ne suffit pas; 18. Philippine Chaumont, Agathe Zaerpour: Things People Wear in Kenya; 19. Vittorio Brodmann: Vittorio Brodmann. Tutti i dettagli nel link. “I più bei libri svizzeri” saranno presentati alla Fiera del libro di Lipsia dal 12 al 15 marzo 2020 allo stand della Fondazione Buchkunst, padiglione 3, D 502.

 

Premio Jan Tschichold per Maximage

Dal 1997 l’UFC assegna il Premio Jan Tschichold a una personalità, un’istituzione o un gruppo contraddistintosi per prestazioni straordinarie nella grafica libraria. Il riconoscimento è conferito su proposta della giuria indipendentemente dal concorso “I più bei libri svizzeri”.

Quest’anno il Premio Jan Tschichold, del valore di 25 000 franchi, va a Maximage, studio di design svizzero fondato nel 2009 da David Keshavjee (1985) e Julien Tavelli (1984). Con sede a Ginevra, Zurigo e Parigi, lo studio si dedica, da solo o in collaborazione con altri, alla creazione di identità visive e soluzioni digitali, alla produzione di libri e manifesti e alla progettazione di caratteri tipografici. Lo studio Maximage rivisita strumenti e tecnologie introducendo nuovi modelli di riflessione sui mezzi di produzione contemporanei. Il lavoro di ricerca che svolge nella creazione tipografica, nella stampa offset e nella creazione di profili di colore sfocia nella creazione di nuovi strumenti, che vengono messi a disposizione di grafici, artisti, fotografi e stampatori. Ed è proprio l’impatto di questi strumenti sulla creazione grafica degli ultimi anni che la giuria ha voluto riconoscere con il Premio Jan Tschichold. Il gruppo Maximage sarà premiato il 3 settembre all’Helmhaus di Zurigo, durante la vernice della mostra “I più bei libri svizzeri 2019”.

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