La Rassegna HOME presenta:
Uno, nessuno e centomila, venerdì 6 e sabato 7 marzo alle ore 20.30 e domenica 8 marzo alle ore 18 al Teatro Foce di Lugano.
e.s. teatro, Lugano
di Luigi Pirandello
Nuova produzione
Adattamento, scenografia, interpretazione e regia: Emanuele Santoro
Assistente alla regia e alla scenografia: Antonella Barrera
Lo spettacolo
Le famose “maschere” di Pirandello, sono quelle che ogni giorno siamo costretti a indossare per nascondere chi siamo realmente e farci accettare dalla società e dalle persone che conosciamo, e che di conseguenza ci costringono ad adattare il nostro essere in base ai nostri interlocutori, col risultato di essere sempre diversi, ma senza un’identità ben precisa. Quindi chi siamo?Uno?Nessuno?Centomila?
Il protagonista, Vitangelo Moscarda, scopre un difetto al naso che non si era mai reso conto di avere. Non vede allora solo un volto nuovo, ma un insieme di centomila forme differenti che lo fanno esistere solo in funzione delle proiezioni degli altri. Comprende di possedere tante diverse personalità quante gli altri gliene attribuiscono, e la sua identità si frantuma, crolla. Così decide di cambiare radicalmente il suo stile di vita nella speranza di scoprire chi sia realmente, e a quale proiezione di sé corrisponda il suo animo. Nel suo tentativo di distruggere i centomila estranei che vivono negli altri, le centomila concezioni che gli altri hanno di lui, viene preso per pazzo dalla gente. Moscarda è il forestiere della vita, colui che ha capito che gli altri sono schiavi di se stessi e degli altri. Vede gli altri vivere in questa trappola, ma neanche lui ne è completamente libero: il fatto che la gente l’abbia preso per pazzo è la dimostrazione che non è possibile distruggere le centomila immagini, a lui estranee che gli altri hanno di lui.
Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa. (Luigi Pirandello)
«Viviamo nell’epoca dei selfie e dei social, con cui cerchiamo ad ogni costo di costruire la nostra immagine per influenzare l’opinione che gli altri si formeranno di noi. Lo facciamo col rischio di illudere anche noi stessi, credendo di essere diversi da ciò che siamo, finendo per perdere la nostra unicità. Moscarda non è uno, noi non siamo Uno, ma Centomila, nel riflesso delle prospettive degli altri, e quindi Nessuno. La ricerca dell’io del protagonista, di come si vede, come lo vedono gli altri, come vuol essere visto, di com’è veramente è quanto mai attuale. Ed è questo il punto di partenza di questo allestimento e lo stimolo di riflessione che vuole offrire».
Emanuele Santoro
La compagnia
La e.s. teatro nasce a Lugano nel 2003 sotto la direzione artistica di Emanuele Santoro, attore e regista. Produce spettacoli teatrali che spaziano dalla rilettura dei grandi classici del teatro e della letteratura al teatro contemporaneo. Da Shakespeare (Amleto, Macbeth, Otello) a Camus (Caligola), da Cervantes (Don Chisciotte), a Beckett (Aspettando Godot), da Pinter (Il calapranzi) a Mrozek (Emigranti), da Dostoevskij (Le notti bianche, Il sogno di un uomo ridicolo) a Thomas Bernhard (Il riformatore del mondo), da Ionesco (Il quadro, Le sedie, La lezione), a Sciro Scimone (Il cortile), da Edoardo Erba (Maratona di New York), a Giuseppe Manfridi (Zozò’s). Organizza rassegne teatrali, corsi di teatro per bambini e ragazzi e corsi di teatro per adulti. Sede della e.s è il Cortile, a Lugano. http://www.ilcortile.ch
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