A partire da ieri sono state introdotte una serie di misure da parte del Consiglio federale che toccano anche il settore culturale. Queste misure sono anche il frutto dell’importante lavoro portato avanti congiuntamente dalle diverse associazioni e organizzazioni nazionali che hanno permesso che il settore culturale fosse considerato alla stregua degli altri settori economici e questo è un segnale estremamente importante.
Qui di seguito il comunicato ufficiale:
I rappresentanti del settore della cultura e degli eventi attendevano con enorme speranza le misure d’emergenza adottate il 20 marzo dal Consiglio federale – questo ambito è stato, infatti, particolarmente colpito dai recenti accadimenti che hanno causato la repentina scomparsa di ogni fonte di reddito a fronte di spese rimaste elevate.
Anche con le misure adottate, il settore avrà bisogno ottimisticamente di uno o due anni per tornare al livello in cui si trovava prima della crisi del Coronavirus.
Ciononostante, il settore ritiene che le misure adottate dal Consiglio federale siano per il momento sensate e appropriate. Il Consiglio federale ha dichiarato di aver ascoltato le richieste di aiuto dei produttori culturali e degli organizzatori di eventi e di essere pronto a fornire un sostegno concreto a questo ramo economico come segue:
– Aiuti di emergenza per le imprese e i professionisti della cultura (1)
– Compensazione delle perdite per le imprese culturali e gli operatori culturali (2)
– Sostegno alle associazioni culturali amatoriali (3)
È evidente che per il settore della cultura e degli eventi sarà necessario stabilire delle priorità. In questo contesto, accogliamo con piacere l’aiuto d’emergenza accordato agli operatori culturali da Suisseculture Sociale[1]. Sarà inoltre fondamentale chiarire il più rapidamente possibile come le organizzazioni culturali possano accedere agli aiuti d’emergenza per avere garantita la liquidità e di conseguenza la loro sopravvivenza nell’immediato futuro.
Accogliamo inoltre con favore il fatto che anche i lavoratori indipendenti possano richiedere un’indennità per lavoro ridotto per la durata di questa crisi, aspetto, questo, fondamentale per gli operatori culturali.
Apprezziamo altresì il previsto risarcimento dei danni causati dal divieto di manifestazioni ed eventi – in particolare il fatto che si tenga conto sia delle imprese culturali a scopo di lucro che di quelle senza scopo di lucro e degli operatori culturali. Ci auguriamo che i Cantoni attuino a breve le misure e che nei prossimi giorni chiariscano come le persone interessate possano richiedere e ricevere questi fondi. Se necessario, le associazioni del settore culturale e degli eventi sono a disposizione dei Cantoni per mettere a disposizione le loro competenze in materia.
Siamo soddisfatti del sostegno a favore delle associazioni amatoriali che forniscono un contributo essenziale al paesaggio culturale svizzero e le cui strutture sono sotto enorme pressione a causa dell’attuale crisi.
Il nostro obiettivo comune è quello di preservare il variegato paesaggio culturale svizzero, nonché i suoi luoghi, i suoi organizzatori e i suoi posti di lavoro. È chiara in noi la consapevolezza che le misure adottate il 20 marzo riflettono la situazione attuale – per il momento nessuno è in grado di valutare ulteriori sviluppi in relazione a Covid-19. Nel caso in cui si renda necessaria un’estensione del divieto di eventi, partiamo dal presupposto che anche le misure adottate a sostegno del settore saranno estese di conseguenza e che saranno messi a disposizione fondi supplementari.
A medio termine, sarà inoltre indispensabile fare considerazioni fondamentali per migliorare la sicurezza sociale del settore della cultura e degli eventi: occorrerà dare priorità all’accesso all’assicurazione contro la disoccupazione e al rafforzamento della previdenza professionale e della previdenza per la vecchiaia. Siamo tuttavia consapevoli che si tratta di valutazioni che potranno essere fatte solo una volta superata la crisi.