Il giapponese Yasuyoshi Chiba, fotografo della Agence France-Presse, ha vinto il World Press Photo of The Year, che premia la singola foto più significativa dell’anno.
Il giapponese si è distinto per l’immagine «Straight Voice» che mostra un ragazzo, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, recitare una poesia a una manifestazione in Sudan, mentre intorno a lui altre persone battono le mani.
Lekgetho Makola, presidente della giuria del concorso, ha motivato la scelta dicendo che «soprattutto nel periodo in cui viviamo, pieno di violenza e conflitti, è importante avere un’immagine che ispiri le persone».
Il fotografo francese Romain Laurendeau ha vinto invece il World Press Photo Story of the Year, dedicato a una narrazione di grande effetto su una questione di rilevanza giornalistica: le sue immagini sono sulla gioventù algerina e le proteste del 2019.
La giuria di quest’anno è presieduta da Lekgetho Makola, capo di Market Photo Workshop a Johannesburg, Sudafrica.
In giuria anche Lucy Conticello, direttrice fotografica di M, settimanale di Le Monde; Sabine Meyer, direttrice fotografica dell’organizzazione National Audubon Society; il fotografo di Getty Images Chris McGrath; la fotogiornalista Mariana Bazo; il fotografo Pete Muller; la photoeditor Tanvi Mishra.