Questa mattina il Vescovo Valerio Lazzeriper ha pronunciato l’omelia per la Domenica in Albis o della Divina Misericordia, la quale è reperibile qui.
Inoltre, il Vescovo ha ricordato come in questi giorni «abbiamo tutti avuto l’occasione di sentire più che mai il combattimento che ciascuno si porta dentro in ogni momento. Quante volte, nella frenesia degli appuntamenti e nell’incalzare febbrile delle attività, abbiamo desiderato avere più tempo per noi, per stare in casa, per vivere in famiglia, per dedicarci alle attività più consone alle nostre aspirazioni! Eppure, quante volte in questi giorni sospesi, di lavoro ridotto e d’isolamento fra le quattro mura domestiche, ci siamo lamentati di non poter uscire. Abbiamo ottenuto la possibilità di stare soli, ma ci mancano gli incontri pubblici e le cose da fare fuori”. Commentando il Vangelo che narra l’episodio di S. Tommaso, ha concluso che “non ci basterà poterci muovere un po’ di più e riprendere a lavorare. Occorrerà il riconoscimento palpitante che Dio “nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce” (1Pt 1,3-4). È la vera possibilità di rinascere che ci viene offerta. La gioia che segue la tribolazione è bella, ma rapidamente si estingue. Quella che nasce anche dentro il buio della storia, cresce e si alimenta senza interruzioni, perché́ ci accorgiamo, con sorpresa e riconoscenza, di amare; di amare il Cristo che, nelle Sue ferite ormai luminose, continuerà, fino alla fine dei tempi, a portare le nostre».