Va a Toni Servillo il Nastro d’Argento alla carriera 2020, riconoscimento che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna tradizionalmente, oltre al verdetto che annualmente premia i migliori dell’anno attraverso il voto degli iscritti al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, che attribuisce i Nastri d’Argento dal 1946. L’attore napoletano riceverà il Nastro alla Carriera durante una cerimonia, distanziata ma comunque live, che si svolgerà alla fine di giugno a Roma. Oggi, mercoledì 27 maggio dalle ore 12.00, saranno annunciati in diretta streaming i candidati di quest’anno ai Nastri d’argento sui seguenti canali: YouTube: Cinemagazine Sngci e Facebook: Facebook Nastro d’Argento. Sono candidabili tutti i titoli usciti, quest’anno per la prima volta anche sulle piattaforme, dal 1° Giugno 2019 al 31 Maggio 2020. Mai come quest’anno i Nastri saranno all’insegna della solidarietà con tutto il cinema, dalla regia ai protagonisti, ma anche a tutti i lavoratori ‘invisibili’, dietro le quinte. Il Nastro dell’Anno 2020 è già stato assegnato al film di Giorgio Diritti Volevo Nascondermi con Elio Germano
Toni Servillo è “un protagonista che continua a lasciare il segno, regalandoci personaggi e interpretazioni sempre indimenticabili nel cinema quest’anno con L’uomo del labirinto di Donato Carrisi, 5 è il numero perfetto, film d’esordio di Igort e, anche nel doppiaggio, con la bellissima voce di Leonzio in un piccolo gioiello come L’invasione degli orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti”, si legge nella motivazione. “È un perfezionismo, il suo, che continua ad affascinarci e fa la differenza anche nella qualità, nata oltre lo schermo e prima dello schermo, nel suo fare teatro”. “Personaggi come i sorrentiniani Tony Pisapia de L’uomo in più, Il Divo Giulio o Jep Gambardella, che a Hollywood piace perfino per le giacche, o il Titta de Le conseguenze dell’amore, sono icone in un quarantennio di performance che, tra teatro e cinema, continuano a sorprendere il pubblico come la stampa e la critica” sottolinea ancora, a nome dei Giornalisti Cinematografici, Laura Delli Colli, “senza dimenticare le inquietudini di certi inquirenti che – dal commissario de La ragazza del lago all’agente Vogel de La ragazza nella nebbia fino all’investigatore Genko de L’uomo del labirinto – ci regalano, tra il giallo e il noir, un’altra gamma delle sue interpretazioni.”