Elba Book, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente, ha scelto di dedicare la sesta edizione – ideata da Andrea Lunghi e Marco Belli – al grande scrittore Luis Sepúlveda. L’evento a Rio nell’Elba sarà concentrato in un’unica sera, quella di martedì 21 luglio, e a identificarlo è l’ideogramma giapponese che raffigura il vuoto: lo stesso vuoto che ha attraversato l’isola nel Tirreno dopo la dismissione delle miniere, il dilagare della disoccupazione e del precariato tra i giovani, e l’inesorabile perdita di significati dovuta alle affermazioni di una classe politica che spesso non corrispondono ad alcuna azione concreta. Lo stesso vuoto che in Italia è stato rimarcato dalla pandemia, mettendo in evidenza contraddizioni e debolezze sociali.
Il Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione letteraria quest’anno sarà consegnato da Aldo Appiani e dall’Università per Stranieri di Siena al noto nipponista Gianluca Coci e al romanzo La ragazza del convenience store (e/o) dell’esordiente Sayaka Murata, una storia in cui la protagonista Keiko riesce a rompere gli schemi e a rimanere coerente con i propri principi pur crescendo nell’impero del conformismo. Concluderà la serata un omaggio a Sepúlveda e alla sua penna onesta, che sarà ricordato da Ilide Carmignani, sua traduttrice e amica, insieme ai giornalisti Loredana Lipperini e Marino Sinibaldi.
La sesta edizione della rassegna, patrocinata e sostenuta dal Comune di Rio, manterrà fede al Patto per la Lettura sottoscritto con la Regione Toscana, e sarà possibile anche grazie al supporto di Moby, Locman Italia e Ilva.