“Zombie”, il cortometraggio che racconta i traumi dei bambini
Solo 13 minuti per raccontare quell’universo parallelo tra il mondo dei cosiddetti “grandi” e quello dei bambini, un universo parallelo a volte pieno di drammi e di cose non dette o impossibili da dire. È il caso di Zombie, saggio di chiusura del corso di sceneggiatura e regia “Dall’idea al set”, curato da Giorgio Diritti nel 2019 per la Fondazione Fare Cinema di Marco Bellocchio a Bobbio. Un cortometraggio che sarà presentato l’11 settembre al Festival di Venezia come evento speciale di chiusura della 35esima Settimana Internazionale della Critica (sezione SIC@SIC – Italian Short Cinema), le cui riprese si sono svolte in sei giorni, nel mese di novembre 2019, tra le strade di Bobbio.
Tutto inizia il giorno di Halloween con concitati messaggi telefonici pieni di insulti e imbarazzi, tra una coppia ‘scoppiata’, quella composta della quarantenne Paola (Elena Arvigo) e il marito. Nel frattempo, la loro figlia, Camilla (Greta Buttafava), è fuori dalla scuola in attesa del padre, ma ad aspettarla, scoprirà presto, è invece la madre che, quasi a consolarla, la porta in pasticceria a prendere una cioccolata calda con panna. Una volta a casa la madre la traveste con grande cura da zombie: il vestito giusto, una bella busta di cartone con due buchi per gli occhi da mettere in testa e creare il giusto terrore ed il gioco è fatto. “Sei perfetta” dice con orgoglio la mamma alla figlia prima di portarla fuori per l’atteso momento di: “dolcetto o scherzetto”. In una Bobbio animata dalla festa dei morti, madre e figlia passeggiano così per le vie del paese, mano nella mano, con Camilla pronta a bussare ad ogni porta, anche a quella sbagliata dove può vedere, senza essere vista, quello che era meglio non vedere.
Da segnalare infine come l’ultimo film di Giorgio Diritti, Volevo nascondermi, uscirà di nuovo nelle sale con 01 Distribution da mercoledì 19 agosto. Mentre oggi, domani e il 17 agosto il film sarà in anteprima nelle arene estive. (Fonte ANSA).