La 31esima edizione di Castellinaria, festival internazionale del cinema giovane di Bellinzona (17-24 novembre), è quella della svolta dopo l’uscita di Gino Buscaglia e del rinnovamento operativo del comitato, nel segno della continuità, ha sottolineato la presidente Flavia Marone aprendo la conferenza stampa di questa mattina, ma ovviamente anche con alcune novità. Come la prestigiosa collaborazione con la New York film Academy, l’esposizione a Villa dei Cedri sull’animazione e il rafforzato decentramento. Maggiori sinergie anche con il Festival di Locarno.
È entrato nel merito della programmazione Giancarlo Zappoli, vicepresidente e direttore artistico. Questa non vuol essere una rassegna a tema precostituito per poi scegliere, su quella base, i film, però attraverso la selezione emergono motivi comuni. Nell’ambito del Concorso 6-15, quello del rapporto con gli animali che serve per dire altro: Zanna bianca (prima svizzera, 21 novembre) che fa riferimento al classico letterario, però seguendo l’aria del tempo propone un finale diverso: la bestia non sarà addomesticata ma verrà lasciata libera di tornare al suo ambiente naturale; Monky (19 novembre) ha per protagonista una scimmietta in digitale ma che sembra molto vera…; e poi c’è anche il documentario Earth. Un giorno straordinario (fuori concorso, 22 novembre) che segue appunto una giornata intera della natura. Un altro tema che emerge qui è quello di prendersi cura degli altri, come Campeones (20 novembre) che si svolge in ambito sportivo tra professionisti, amatoriali e diversamente abili, mentre This Crazy Heart (22 novembre), racconta di un padre chirurgo che costringe il figlio ad occuparsi di un ragazzino che, per una patologia del cuore, non è destinato a vivere a lungo; Balon (23 novembre) è sulla realtà dell’emigrazione: Pasquale Scimeca è andato a vivere in Africa è ha seguito due ragazzini fino al momento dell’imbarco. Per quanto riguarda il Concorso 16-20, Zappoli ha citato Gli invisibili (19 novembre) su studenti berlinesi che sono riusciti a scampare alla Shoah, rendendosi letteralmente appunto “invisibili”; anche Fortuna (22 novembre) ha per tema l’emigrazione. Poi c’è la Piccola rassegna di film svizzeri per i più giovani con la mostriciattola Molly Monster alle prese con la nascita di un fratellino e Una campana per Ursli.
La new entry nel comitato Gabriella de Gara si è soffermata sulla collaborazione citata con la New York film Academy: con esposizioni e workshop gli effetti speciali entrano a Castellinaria non solo con il noto casco ma anche la tuta “motion caption” (che il pubblico potrà sperimentare nel foyer del Festival). Arriverà anche Craig Caton-Largent, chair del dipartimento animazione 3D della scuola che, dal 17 al 20 novembre, svolgerà tre laboratori all’USI, alla SUPSI nelle sedi di Manno e Trevano; inoltre, domenica 18 novembre, dalle 10 alle 12, terrà un workshop interattivo gratuito aperto al pubblico.
Stelio Righenzi infine ha parlato del decentramento come di una necessità anche per le scuole che non possono spostarsi per mancanza di budget o di tempo. Saranno dunque toccate sette località, da Airolo a Chiasso dove si potranno vedere quattro film in più repliche. Con altre collaborazioni si varcheranno sia i confini cantonali sia quelli nazionali.
E c’è naturalmente molto altro tra cortometraggi in concorso e fuori, lungometraggi fuori concorso, le due mostre, Che effetto che fa! e Cinquant’anni di cinema svizzero d’animazione. Vi rimandiamo al sito: www.castellinaria.ch e all’approfondimento del nostro Magazine di sabato.
Manuela Camponovo