Nata dal desiderio di oltrepassare lo scoglio dei costi editoriali, fluire presenta ogni due mesi le poesie di dieci autori: la scelta è sempre eterogenea e spazia da nomi di poeti riconosciuti a giovani alle prime armi. Si tratta della nuova rivista di alla chiara fonte, agenzia culturale ed editoriale privata senza scopo di lucro che pubblica piccoli libri di poesia fin dal 2001. Con il suo concetto editoriale un po’ particolare e molto artigianale, fluire recupera antiche possibilità di impaginazione e le ripropone all’attenzione di chi ama veramente il libro. Fluire si compone di dieci fogli A4, da stampare con funzione fronte/retro, in fotocopie o con la stampante di casa, in scala di grigi, da piegare in quartini e da inserire nella scatoletta di facile costruzione. Fluire sarà presente solo nelle biblioteche di chi lo considera un gioiello prezioso. Ogni numero della rivista resta fruibile sul web solo per un certo periodo di tempo, poi non sarà più accessibile, al fine di mantenere una certa coerenza con l’idea di base, di invitare a stampare i quartini che la compongono, e per rispetto al lavoro dei poeti. Si prevede di pubblicare sei numeri, poi, in funzione dell’interesse, si deciderà se continuare o meno.
Qui per il primo numero di fluire, che si compone dei seguenti contributi: Andrea Bianchetti, Le cose belle che mi fanno pensare a te; Dario Capello, La indovini agli sbocchi; Maria Rosaria La Manna, Voglio; Patrizia Nizzo, Gentilezze; Enzo Pelli, Ultimo indirizzo conosciuto; Vincenzo Guarracino, Filasciocche e Ballatette; Elena Ghielmini, Abbandoni; Rainer Brambach, Cose che cadono senza rumore (prima traduzione italia a cura di Annarosa Zweifel Azzone); Aurelio Buletti, Poesie per Giò; Fabio Strinati, Vento.