Dal 19 settembre 2020 al 24 gennaio 2021 il Teatro dell’architettura dell’USI a Mendrisio presenta la mostra “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916” promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura, con la collaborazione dell’Accademia di architettura dell’USI. Nel comunicato della mostra si evince che sono oltre ottanta i disegni originali inediti provenienti, da collezioni private e pubbliche svizzere, e con numerose riproduzioni di disegni provenienti dalla Fondation Le Corbusier di Parigi, è stata organizzata in occasione della pubblicazione del primo volume del Catalogue raisonné des dessins de Le Corbusier, curato da Danièle Pauly.
Il Teatro dell’architettura accoglie il racconto di ciò che ha determinato la nascita di una vocazione che il futuro architetto Le Corbusier pensava all’inizio essere quella di pittore. Le opere selezionate dimostrano l’importanza che fino dagli esordi Le Corbusier ha attribuito al disegno: un modo di avvicinarsi alla realtà e uno strumento di osservazione, come ad esempio dimostrano gli studi sulla natura che ha realizzato dal 1902 al 1905 durante i primi anni di scuola. Schizzi e disegni sono infine per Le Corbusier sia uno strumento al servizio della memoria, come dimostrano i numerosi schizzi su taccuini eseguiti nel corso dei suoi viaggi, ma anche occasione di espressione lirica, come testimoniano i suoi acquerelli realizzati dopo il suo ritorno in Svizzera nel 1912.
La mostra si articola in più sezioni, a partire dagli anni di formazione scolastica, caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau, al periodo dei viaggi con i soggiorni nelle capitali europee: in Italia nel 1907 dedicato allo studio del Medioevo e alla pittura della scuola “primitiva” italiana; il soggiorno a Parigi nel 1908-1909 con l’apprendistato, gli studi su Notre-Dame e quelli realizzati nei numerosi musei della città.
Segue il viaggio in Germania del 1910 con un periodo di pratica nell’atelier berlinese di Peter Behrens e infine, nel 1911, il grande viaggio iniziatico in Oriente. L’ultima sezione racconta del ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), periodo durante il quale Le Corbusier insegna, intraprende l’attività di architetto e si dedica alla pittura e al disegno di una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili.