Riportiamo qui un ricordo di Carlo Vanzina scritto dall’attore Roberto Albin, che ha recitato per lui in diverse produzioni, sia per il cinema che per il piccolo schermo.
Un mio personale, discreto abbraccio al caro Carlo Vanzina. Devo a lui quello che sono. Nel 1998 mi scelse come Eduardo Cocozza, uno dei protagonisti della miniserie Anni ’50. Ho fatto altri tre film e un cammeo in Un ciclone in famiglia 4. In quest’ultimo lavoro lui apprezzò il fatto che avessi accettato: ci sono molti attori che, dopo aver interpretato i protagonisti, non accettano piccoli ruoli. Lui questo non lo tollerava, credeva molto nel lavoro duro, serio, e nell’umiltà. Umiltà intesa non come profilo basso, ma come capacità di nobilitare ciò che si fa senza clamori. Quindi accettare, per me, era una questione di amicizia, oltre che professionale. La cosa bella è che, mesi dopo, ad aprile 2008, a distanza di dieci anni da Anni ’50, Carlo mi chiamò per un bel ruolo in Un’estate al mare, che ebbe un notevole successo. Era una persona elegante, discreta, dolce ma “ferma”.
Nel mio piccolissimo, l’8 agosto alle 12.10, il giorno del trigesimo, alla chiesa di San Carlo Borromeo a Lugano, farò dire una messa in ricordo del caro Carlo. Lontano da clamori e inevitabili, pur non volendo, “vetrine ” di attori famosi. A volte penso che certe cose non dovrebbero avere parole, perché ci superano! Potrei raccontare diversi aneddoti, ma adesso c’è solo il dolore di tutti, e del caro fratello Enrico, a cui voglio un bene immenso per avermi sempre stimato e per essermi sempre stato vicino.
A volte un silenzio e una preghiera riempiono il cuore. Grazie Carlo, è stato un privilegio lavorare con te.
Roberto Albin