La situazione per i viaggi non è affatto bella in questo periodo; per quanto riguarda l’estero, si allungano i paesi “della quarantena”, cioè a rischio, e anche la Svizzera non è messa troppo bene. E allora cerchiamo di conservare la memoria di ciò che abbiamo visitato. I grandi pellegrini, escursionisti, esploratori di un tempo, portavano con sé un taccuino per scrivere e anche per disegnare. Le immagini sono sempre state una fondamentale eredità, rappresentare con la matita o i pennelli, se si è in grado, spinge ad approfondire lo sguardo, a dare certo una interpretazione personale, non necessariamente fedele in senso letterale, ma non importa perché anche gli occhi sono un filtro della realtà. Resta però un imprimatur che difficilmente si dissolverà tornati a casa.
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