È scomparso ieri sera all’età di 84 anni il regista argentino Pino Solanas, era ricoverato in un ospedale a Parigi, città dove svolgeva le funzioni di ambasciatore di Buenos Aires presso l’UNESCO. Il regista era risultato positivo al Covid-19 a metà ottobre ed era ricoverato da alcune settimane nel reparto rianimazione, me negli ultimi giorni le sue condizioni si sono aggravate.
Importante protagonista della stagione del cinema politico, e fondatore con Octavio Getino e Fernando Vallejo del gruppo “Cine-Liberation” argentino, Solanas ha diretto numerosi film, fra cui L’ora dei forni (1968), dedicato a Ernesto ‘Che’ Guevara, Tangos – L’esilio di Gardel (1985) Premio speciale a Venezia, e Sur (1985), miglior regia a Cannes.
Il suo lavoro più conosciuto, L’ora dei forni, fu girato in clandestinità tra il 1966 e il 1968 durante la dittatura di Juan Carlos Onganía e ottenne immediatamente un grande successo internazionale.
La presentazione ufficiale ebbe luogo in Italia nel giugno del 1968 in occasione della 4/a edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. In un contesto culturale europeo estremamente ricettivo nei confronti di proposte cinematografiche impegnate, il film ottenne il Gran Premio della giuria e il Premio Fipresci. Nel 1969 il film fu proiettato a Cannes, nell’ambito della Semaine de la Critique, e Solanas fu intervistato da Jean-Luc Godard per la televisione.
La conferma del suo decesso è arrivata dal ministero degli Esteri argentino che, attraverso le sue reti sociali, ha manifestato «enorme dolore per Pino Solanas. È morto compiendo le sue funzioni di ambasciatore dell’Argentina presso l’Unesco. Sarà ricordato per la sua arte, per il suo impegno politico e per la sua etica messa sempre al servizio di un Paese migliore». (Fonte ANSA).