Terra Promessa, l’epopea dei sopravvissuti ai campi di concentramento
Esce per il Giorno della Memoria “Terra Promessa” che racconta una vicenda incredibile e poco nota: l’epopea dei sopravvissuti ai campi di concentramento, estraniati, senza radici, senza un posto dove andare, trasportati clandestinamente da Aliyah Bet, progenitore del Mossad, in Israele, nel paese che si stava costruendo. Questo flusso, per la maggior parte dell’est Europa, di derelitti umani, di orfani che di notte chiamavano mamma e papà, di persone che avevano perso tutto e avevano vissuto l’inferno dei campi, ha attraversato il nostro paese, dalle Alpi raggiungendo tante località – da Merano a Fano, a Monopoli, La Spezia, Marina di Pescia Romana nel grossetano, a Santa Maria al Bagno vicino Nardò in Puglia – per poi, tra incredibili difficoltà, riuscire a partire su pescherecci costruiti da loro stessi o su navi giunte appositamente, in una traversata clandestina dello stesso Mediterraneo che oggi vede la rotta percorsa al contrario dai migranti.
Il film documentario di Daniele Tommaso, prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà, è una scoperta continua di posti, di volti, di storie minime e di grandi personaggi come Ada Sereni e il polacco Yehuda Arazi, il grande condottiero di questa odissea, uomo dei servizi segreti israeliani, considerato oggi per la sua opera tra i fondatori del moderno stato di Israele.