Nel Museo Casa Pellanda a Biasca riapre mercoledì 3 marzo, fino al 2 maggio, la mostra di fotografie di Ennio Ferrari. Oltre 200 immagini scattate in analogico con Canon e Kodak, utilizzando la pellicola 200 ASA e stampate su plexiglass: 6 in formato 80×100, le altre 30×45 cm. Le fotografie e il catalogo sono in vendita. Il ricavato viene devoluto al Monastero di Claro.
È un’occasione unica per conoscere questo aspetto di un imprenditore tra i più noti del mondo industriale ed economico del Ticino del dopoguerra, fondatore della Ennio Ferrari e delle altre ditte del pool, che si è progressivamente allargato sino a diventare una delle realtà imprenditoriali più importanti in Ticino.
Lo conferma la mostra che riparte nelle sale di Casa Pellanda, accompagnata dal catalogo dalle Edizioni Arte e Comunicazione con un’introduzione critica di Dalmazio Ambrosioni e un riassunto della biografia dell’imprenditore che, alla vigilia dei 95 anni, non finisce di stupire.
Quando si parla con lui di fotografia, al solito minimizza. «Fotografare è facile. Una buona macchina fotografica ed è fatta». Precisa: «Mi piacciono la natura e i suoi colori, specie in autunno. Mi piace fotografare in particolare la natura montana, le valli, gli animali selvatici (stambecchi, camosci, cervi, marmotte…) boschi, laghi e laghetti alpini, vedute e panorami, fiori e cieli, tanti fiori e tanti cieli».
Orari: mercoledì, sabato, domenica 14:00 – 18:00. Venerdì 16:00 -19:00.
Per le visite annunciarsi a: info@ennio-ferrari.ch