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“Lingua Madre” prosegue con “Uncanny Valley”

“Uncanny Valley”, proposto nell’ambito di “Lingua Madre”, progetto artistico del LAC. © Gabriela Neeb

Martedì 23 marzo (in replica giovedì 22 aprile) dalle ore 20.00 alle 23.00 sarà disponibile online Uncanny Valley, in cui Stefan Kaegi affronta il tema degli androidi e della loro inquietante somiglianza con gli esseri umani. Il video, in lingua inglese, con i sottotitoli italiani, documenta l’omonimo lavoro teatrale. Tendiamo a pensare ai robot come a delle macchine efficienti e precise. Eppure, quando sono costruiti a nostra immagine, la loro somiglianza ci fa rabbrividire e produce un senso di alienazione: sono persone o sono macchine? I ricercatori di robotica chiamano questo effetto “uncanny valley”, la zona perturbante. Stefan Kaegi lavora per la prima volta con uno scrittore e drammaturgo, Thomas Melle, che è stato “copiato” in un doppio animatronico. Questo umanoide prende il posto dell’autore e indaga la relazione tra copia e originale. Cosa succede all’originale quando la copia prende il sopravvento? Il doppio aiuta l’essere umano a conoscersi meglio? Oppure i due entrano in conflitto?

Lingua Madre – capsule per il futuro, progetto artistico ideato dal direttore artistico del LAC Carmelo Rifici e dalla direttrice artistica del FIT Festival Paola Tripoli, prosegue fino al 27 maggio. I contenuti di Lingua Madre sono consultabili gratuitamente sul sito del LAC.

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