Inaugurata lo scorso 6 ottobre, la sezione di esposizione allestita allo Spazio Officina
nell’ambito della mostra “AUTO CHE PASSIONE! Interazione fra grafica e design” si
chiude domenica 9 dicembre 2018 , alle ore 16.00, con un evento appositamente
pensato per l’occasione. Sarà infatti possibile conoscere alcuni collezionisti di
automobili storiche che giungeranno a Chiasso con le loro amate vetture e saranno a disposizione per un momento conviviale con tutti i partecipanti. Faranno da cornice alle dodici splendide automobili in mostra alcuni abiti degli anni ’60 e ’70 dell’Archivio della Collezione di moda dello stilista Franco, a cura di Maria Canella e Elena Puccinelli.
Alla visita guidata della mostra, al m.a.x. museo e allo Spazio Officina, farà seguito un aperitivo offerto.
L’esposizione segue un ordine tematico attraverso 12 orientamenti: da “Percezioni in divenire”
con la vettura del 1899 alla “Voglia di domani” del prototipo datato 2017.
In mostra sono visibili, oltre al modello in legno in scala 1:1 nato da un disegno di Le Corbusier e denominato “Voiture Maximum” del 1928 (esposto nell’atrio del m.a.x. museo), una dozzina delle più iconiche auto d’epoca: dalla Prinetti & Stucchi del 1899 alla Lancia Astura Grand Sport del 1933, dalla Bugatti T 35 del 1925 alla Lamborghini Reventòn Roadster del 2010, dall’Alfa Romeo SS Villa d’Este del 1952 alla De Tomaso Pantera GTS del 1974, dalla Ferrari 275 GTB del 1965 al prototipo della IsoRivolta Vision Gran Turismo del 2017.
All’entrata dello Spazio Officina è inoltre ancora possibile provare l’emozione di guidare
virtualmente un bolide grazie al simulatore di guida Samsung, altamente performante e con prestazioni di livello professionistico.
Ma la storia centenaria dell’automobile ha influenzato inevitabilmente anche la moda:
trasforma quella maschile mentre compie una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda
dell’abito femminile , tanto che dagli anni ’50 le riviste come “Vogue” comprendono e cavalcano questa novità epocale. Il tema è ampiamente trattato nel catalogo della mostra “AUTO CHE PASSIONE!” (edizioni SKIRA), con un saggio firmato da Maria Canella.