Da diversi anni si è capito che il turismo culturale non può riguardare solo le più famose città d’arte. Ci sono tanti luoghi piccoli e meno conosciuti, ricchi di bellezze naturali e creative, da valorizzare e quindi si è fatto di tutto per convogliare le persone verso villaggi e paesini a volte anche difficili da raggiungere. Una mano l’ha data la moda ferroviaria, ripristinando linee e convogli fuori dalle rotte più battute. Ci sono organizzazioni, in genere private, che hanno dato vita ad iniziative per la promozione dei piccoli centri abitati di particolare interesse storico e paesaggistico, come Les plus beaux villages de la Terre che dal 2012 riunisce le associazioni sparse per il mondo. Esiste quella italiana e dal 2015 esiste quella svizzera con sede a Lugano, associata dal 2017 alla federazione internazionale. Diverse nel tempo le idee legate a questo movimento: concorsi, soggiorni, alberghi diffusi ecc…
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