Dagli eventi negativi che capitano, l’importante è saper cogliere delle opportunità. L’arte lo sa fare. In questa epoca di pandemia la Compagnia Finzi Pasca, mentre sta continuando a mettere in “frigorifero” delle idee, come afferma Daniele e a prepararsi per le prossime sfide, è tornata alle origini della sua intimità con una rappresentazione minimalista, ma anche con una tematica alla base della sua ricerca di sempre, “il teatro che cura”, la malattia, le fragilità di tutti i giorni, come le grandi tragedie: “La paura del buio, la perdita di un famigliare, le ferite d’amore, producono piaghe dolorose che solo certe storie possono curare”, afferma il regista che per 52 si è ispirato al racconto e progetto in continua trasformazione Ochenta Bala sobre el ala di Pablo Gershanik.
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