Lingua Madre prosegue con “Margine di errore”
Per il ciclo Lingua Madre – capsule per il futuro, il 28 maggio ci sarà la presentazione di Margine di errore, lavoro in cui il regista sudafricano Rudi Van der Merwe – ospite del FIT Festival 2019 – coinvolge la fotografa Lee-Ann Olwage, la poetessa Ronelda Kampfer, il rapper Churchil Naud; artisti uniti dall’essere nati o dal conoscere bene la periferia di Città del Capo, le cosiddette Cape Flats, luoghi in cui esplodono le contraddizioni di una terra dominata da enormi disuguaglianze.
Margine di errore riassume le opere dei tre artisti attraverso tre stanze, che si distinguono tra loro per la tipologia di contenuti e per la loro fruizione. Sarà un’immersione nel Sud Africa delle townships, con contenuti audio, quasi musiche, in lingua originale, l’afrikaans ma con traduzione disponibile, poemi/poesie colmi di dolore e di forza, di ballate rap e blues in forma video in Kaaps, dove la disperazione non lascia spazio mai all’odio. E si avrà modo anche di percorrere proprio le strade dei quartieri di cui Olwage, Naudè e Kampfer raccontano la vita, e grazie ad un click saremo a Eerste River, Khayelitsha, Stellenbosch. È così che quelli che sono nell’interstizio del margine di errore, coloro che sono “sbagliati”, hanno il coraggio di dare voce a tutti coloro che vivono ai margini.
Margine di errore inaugura Other Lands, progetto con la curatela di Paola Tripoli che intende porsi come uno spazio libero dalla retorica, in cui “l’artista dimenticato” si riappropria del pronome personale, della prima persona. Other Lands è uno spazio dedicato ad artisti e luoghi – Sudafrica, Egitto/Palestina, Polonia – in cui il rapporto tra creazione artistica e politica vive in zone di pericolo.