Teatro

Le ceneri di Pinter

Antonio Ballerio ha fatto bene a scegliere una scardinatrice del linguaggio come Laurie Anderson per il riferimento musicale di Ceneri alle ceneri (ieri al LAC). Pinter propone una sorta di partitura dodecafonica dove le frasi, tra le domande investigative o i commenti spiazzanti di lui e le spiegazioni o i racconti spaesati di lei, non sono consequenziali, denunciando l’ambiguità di una espressività linguistica che non sa e non può più comunicare. Chi è lui, chi è lei? Siamo oltre al moltiplicarsi delle identità pirandelliane; i personaggi vivono l’amnesia del “nessuno” e dei “centomila”.

Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:

L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite l'apposito formulario.

In cima