Editoriale

2019: l’anno di Leonardo Da Vinci, Galilei e Leopardi, osservatori della luna

Esattamente 50 anni fa l’uomo “conquista” la luna: quel corpo celeste così lontano e misterioso, oggetto di riflessione per artisti, scienziati e scrittori di ogni tempo, nella notte del 20 luglio 1969, veniva a mostrarsi per la prima volta nella sua vera veste.

Interlocutrice prediletta di Giacomo Leopardi, è proprio Alla luna che è dedicata una delle liriche dei Canti destinata ad avere maggiore successo, e la cui composizione risale precisamente a due secoli fa (1819). Con ben altri occhi, ed altri intenti, doveva guardare la luna 400 anni addietro Galileo Galilei, quando scrisse il Discorso sulle comete (1619). Lo scienziato pisano, scrutando il cielo attraverso la lente del “suo” cannocchiale, condurrà l’umanità a compiere «un grande passo», ribaltando la concezione sull’universo allora vigente; sosterrà infatti nel Saggiatore e nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, la teoria eliocentrica.

Proseguendo in questo viaggio retrospettivo, un secolo prima di Galilei, Leonardo da Vinci compone i primi disegni scientifici sulla luna, tuttora presenti nel Codice Atlantico. È proprio sotto il segno del geniale pittore, architetto e scienziato fiorentino, che sembra prospettarsi il 2019; è questo l’anno in cui corrono cinque secoli dalla sua morte (1519). Numerose le iniziative che si prospettano per lui fra Francia, Gran Bretagna e la vicina Milano, ove Da Vinci visse il suo periodo più fecondo e creativo. Tra maggio 2019 e gennaio 2020 si terranno numerosi eventi al Castello Sforzesco, al Museo della Scienza e Tecnologia, e al Cenacolo Vinciano. Sta per concludersi invece la mostra Leonardo da Vinci: prime idee dell’Ultima Cena, all’interno del Refettorio di Santa Maria delle Grazie, ove sono esposti (fino al 13 gennaio) dieci disegni autografi di Leonardo, provenienti dalla Royal Collection. Non sono stati resi ancora noti in Ticino appuntamenti in onore dell’inventore fiorentino, ma ce lo aspettiamo dato che nel castello di Locarno – secondo le indagini dello studioso Marino Viganò – è presente il rivellino progettato dallo stesso Da Vinci.

Per i lettori e appassionati di cinema, si segnala invece che con l’anno nuovo sono diventati di pubblico dominio migliaia di libri, film, e altre opere creative; tra questi, numerosi testi di Joseph Conrad, Marcel Proust, Robert Frost, Thomas Mann, Khalil Gibran, D.H. Lawrence, Agatha Christie, nonché le composizioni di Béla Bartók, e molte pellicole, tra le quali spiccano Il Pellegrino di Charlie Chaplin (1923) e I Dieci Comandamenti di Cecil B. DeMille (1956).

Nel 2019 si prospettano inoltre numerose e importanti ricorrenze. In campo artistico vanno senza dubbio ricordati Paul Cézanne (nato 180 anni fa), Edvard Munch e Salvator Dalì (morti, rispettivamente, 75 e 30 anni fa); vanno poi menzionati due importanti testimoni delle atrocità naziste: Primo Levi e Anna Frank (il primo, nato esattamente un secolo fa, la seconda, dieci anni dopo). Nell’anno odierno cadono inoltre i 90 anni dalla nascita della giornalista Oriana Fallaci e 80 anni da quella del magistrato italiano Giovanni Falcone. Tra gli scrittori stranieri, vanno invece segnalati Ernest Hemingway (nato 120 anni fa), ed Antoine de Saint-Exupéry (deceduto da 75 anni). Si segnala infine che in questi giorni ricorreranno inoltre i 90 anni dalla nascita dell’indimenticato Martin Luther King (15 gennaio 1929).

Lucrezia Greppi

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