Premi Marcel Benoist e Latsis 2021, i vincitori sono Thomas Berger e Nicola Aceto
Ad aggiudicarsi i 250 000 franchi del premio scientifico svizzero Marcel Benoist è stato Thomas Berger (Università di Berna) per i suoi contributi innovativi allo sviluppo della psicoterapia online. I 100 000 franchi del premio Latsis, riservato ai ricercatori emergenti under 40, sono assegnati invece a Nicola Aceto (Politecnico di Zurigo), che si aggiudica il premio per le sue scoperte rivoluzionarie in materia di ricerca oncologica. La cerimonia di premiazione ufficiale avrà luogo il 4 novembre 2021 presso il Municipio di Berna. A consegnare i premi sarà Guy Parmelin, Presidente della Confederazione e della Fondazione Marcel Benoist.
Thomas Berger è professore di psicologia clinica e psicoterapia all’Università di Berna, ed è considerato il pioniere dello sviluppo, della sperimentazione e dell’applicazione di terapie per la prevenzione e il trattamento di problemi e disturbi psichici tramite strumenti digitali quali app e siti web. Esponente di spicco della ricerca nell’ambito della psicoterapia a livello internazionale, ha indagato queste tecniche mettendole a confronto con le forme di psicoterapia più convenzionali e ne ha dimostrato empiricamente gli effetti. I metodi di auto-aiuto online sviluppati da Berger possono essere impiegati anche per trattare la depressione e l’ansia, due tra i disturbi psichici più comuni in Svizzera. Altri possono invece rivelarsi utili in caso di disturbi del sonno o problemi psicologici dovuti a malattie e separazioni. A Berger si devono inoltre i cosiddetti blended treatments, una combinazione tra terapia online e sedute offline. Al momento Berger e il suo team sono impegnati nello sviluppo di un’applicazione per la prevenzione dei suicidi e di interventi online destinati alle categorie più vulnerabili della nostra società, come i rifugiati, per i quali l’approccio convenzionale si rivela spesso inadeguato.
Nicola Aceto, italiano di nascita, è professore associato del PF di Zurigo. Aceto non solo ha studiato le CTC (cellule tumorali circolanti) ma è anche giunto a importanti conclusioni: per esempio, ha osservato che i cluster di CTC hanno buone probabilità di trasformarsi in metastasi e che si rivelano cruciali in caso di cancro alla prostata o al seno. Ciò gli ha permesso di ipotizzare che la diffusione delle cellule tumorali all’interno dell’organismo possa essere ridotta tramite l’impiego di farmaci che distruggono i legami tra queste cellule. Aceto è inoltre riuscito a isolare le CTC vitali di quasi tutti i tipi di cancro. Questi e altri risultati delle sue ricerche sono già stati applicati a diversi studi clinici condotti su pazienti con un tumore in stadio metastatico, che hanno portato allo sviluppo di strumenti diagnostici e prognostici.