È scattata nella giornata di ieri (22 gennaio) il primo atto della 91a edizione degli Oscar, il premio cinematografico più antico e prestigioso del mondo e conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che riunisce circa ottomila professionisti del mondo del cinema. Annunciate le attesissime nomination delle ventiquattro categorie in gara, che vedono cinque candidati per ogni statuetta, con l’eccezione del miglior film, che ne prevede in lizza ben otto.
Ad ottenere il maggior numero di nomination – dieci a testa – sono stati Roma di Alfonso Cuaròn e The Favourite di Yorgos Lanthimos, presentato in Concorso al Festival di Venezia 2018. Il primo, ambientato negli anni ’70, segue le vicende di una famiglia a Città del Messico (e, precisamente, nel quartiere Colonia Roma); il secondo, ci proietta invece nei primi anni del XVIII secolo, durante la guerra tra Regno Unito e Francia, e vede protagoniste la Regina Anna (Olivia Colman), e le sue due cortigiane: la duchessa Sarah Churchill (Rachel Weisz) e Abigail Hill (Emma Stone), che si contendono le grazie dell’ultima sovrana degli Stuart.
Seguono, con otto nomination, Vice di Adam McKay – che segue la storia di Dick Cheney (Christian Bale), dalla sua ascesa politica fino al ruolo di vicepresidente degli Stati Uniti d’America – e A Star is Born di Bradley Cooper, che vede il suo debutto come regista. Remake del film È nata stella (William A. Wellman, 1937), racconta la storia della cameriera Ally Campana (Lady Gaga), il cui talento canoro riuscirà ad emergere grazie al controverso Jackson Maine. Il film di B. Cooper è stato travolto da una bufera del web, che critica la nomination della nota cantante a miglior attrice protagonista.
Travolto dalla polemica mediatica è anche Black Panther di Ryan Coogler che colleziona ben sette nomination, e un importante record, è infatti li primo cinecomic (film tratto da un fumetto) ad essere nominato come miglior film. In questo caso i fan lamentano la mancanza del regista nella cinquina dei migliori cineasti dell’anno. Ambientato dopo gli eventi raccontati in Captain America: Civil War, vediamo Pantera Nera affrontare un vecchio nemico che ha messo in discussione la sua leadership e minaccia la stabilità del Wakanda.
Con appena una nomination in meno è BlacKkKlansman di Spike Lee (alla sua prima candidatura), adattamento cinematografico del libro Black Klansman, scritto dall’ex poliziotto Ron Stallworth. Siamo negli anni ’70, e il protagonista, Ron Stallworth (John David Washington), deve affrontare lo scetticismo dei suoi colleghi (è infatti li primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs) e le dure sfide che gli si presentano quando si infiltra nel Ku Klux Klan.
Cinque nomination sono state invece assegnate per Bohemian Rhapsody di Bryan Singer (già vincitore di due Golden Globe) e Green Book di Peter Farrelly. La pellicola di B. Singer conferma il successo di Rami Malek, che veste i panni di Freddie Mercury, frontman dei Queen; mentre Il film di P. Farrelly affronta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America negli anni ’60.
Queste, dunque, le pellicole più discusse. Non resta che attendere il prossimo appuntamento degli Oscar, ossia la Cerimonia di premiazione, che si terrà il 24 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles (in Italia sarà la notte tra domenica 24 e lunedì 25).
Lucrezia Greppi