Ora se ne parla meno, ma c’è stato un periodo in cui Oliver Sacks era diventato molto popolare sia per la sua straordinaria capacità divulgativa, sia per i temi affascinanti quanto drammatici, storie vere, gialli psichiatrici, trasformati in saggi avvincenti come romanzi, tradotti nel mondo (in italiano da Adelphi), a cui seguirono adattamenti cinematografici e teatrali. Per la Svizzera italiana ne ricordiamo un paio, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello portato in scena da Antonio Ballerio e Risvegli, il suo saggio neurologico più noto, diretto da Mirko D’Urso che, esattamente a dieci anni di distanza, è stato ripreso dal regista e attore al Teatro Foce nella scorsa fine della settimana.
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