Riapre al pubblico la casa-museo di Pirandello
Nel giorno in cui ricorre l’85esimo anniversario dalla morte di Pirandello, scomparso il 10 dicembre del 1936, riapre al pubblico la casa che diede i natali al celebre drammaturgo, premio Nobel per la letteratura nel 1934 «per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale». La casa-museo, situata tra Agrigento e Porto Empedocle, in contrada Caos, si presenterà al pubblico riqualificata e con un nuovo allestimento multimediale che fa parte integrante del percorso espositivo e che vede protagonista l’attore Leo Gullotta con la sua voce narrante. La Regione siciliana sarà presente alla cerimonia, in programma oggi pomeriggio, con il presidente Nello Musumeci e l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samonà.
La casa offrirà un percorso immersivo all’avanguardia tra testi originali, materiali audiovisivi d’archivio e musica appositamente composta. Inoltre, la struttura è stata appositamente adeguata per i disabili con l’abbattimento delle barriere architettoniche. La voce di Leo Gullotta guida il visitatore attraverso un itinerario “emozionale” che si snoda tra le diverse postazioni, con soluzioni tecnologiche innovative perfettamente integrate nell’ambiente della dimora storica. Un’applicazione per smartphone (disponibile sui sistemi operativi iOS e Android) permette di fruire diversi contenuti di approfondimento fra testi, audio e realtà aumentata. Infine l’esperienza di visita è completata con il “Virtual tour” con immagini a 360 gradi, realizzato con tecnologia Matterport e fruibile sul web da qualunque dispositivo.
Il nuovo allestimento è stato curato da Tim ed Ett ed integra, con esperienze multimediali e immersive, il ricco patrimonio artistico e documentario già custodito nella Casa Museo. Un progetto voluto per dare nuovo potenziale comunicativo all’opera di Pirandello senza snaturare i manufatti e i ricordi conservati tra le mura dell’antica villa.
Tutti i contenuti sono stati realizzati con la supervisione e il coordinamento scientifico della professoressa Sarah Zappulla Muscarà e dell’avvocato Enzo Zappulla, tra i maggiori esperti e studiosi pirandelliani, sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni culturali di Agrigento.