“Como Città Sostenibile della Seta”, il progetto del Museo comasco
Il Museo della Seta di Como con il progetto Como Città Sostenibile della Seta ha risposto all’invito di Regione Lombardia per la presentazione di progetti volti alla valorizzazione e alla promozione dei luoghi della cultura. Il progetto dedicato alla sostenibilità presentato dal Museo comasco è stato inserito tra i più meritevoli – quelli che hanno ottenuto anche la maggior percentuale di finanziamento – della categoria “Musei” a cui hanno aderito 78 realtà. Como Città Sostenibile della Seta è un progetto che valorizza gli sforzi compiuti dal Museo della Seta durante il lungo periodo di emergenza pandemica, per continuare a dialogare sinergicamente con il suo pubblico, riaffermando la volontà di riappropriarsi del pubblico locale, aumentare le presenze scolastiche e far crescere la presenza on-line attraverso la capacità di ascolto del pubblico. Una nuova proposta che intende rileggere il vasto repertorio presente attraverso il filtro della sostenibilità, oggi attuale più che mai. La sostenibilità, come ricorda l’agenda 2030 dell’ONU, è un concetto che va ben oltre la sfera ambientale, già di per sé immensa e fondamentale, abbracciando anche l’ambito culturale e sociale. Rileggere la storia passata, il presente e il futuro della seta applicando il filtro della sostenibilità, permette un dialogo nuovo, completo e contemporaneo il territorio e con il mondo intero, proprio per lo sviluppo sostenibile.
Como Città Sostenibile della Seta, che attiverà tutte le proprie leve entro il 31 dicembre 2021, come richiesto da Regione Lombardia, è destinato ad ampliarsi e moltiplicarsi, nel tempo e nello spazio, andando a dialogare in modo permanente con la Città, anche alla luce dei recenti sviluppi e successi ottenuti nell’ambito UNESCO, con la promozione di Como tra il network di creative cities, con focus proprio sulla sostenibilità. «Il museo è luogo di concentrazione di idee democratiche: oggi più che mai svolge un ruolo primario di ricerca e di sviluppo delle tematiche di sostenibilità che affronta con il duplice ruolo di tutela del patrimonio immateriale e di valorizzazione storica dell’intiera filiera» ricorda il direttore Paolo Aquilini, poiché in termini pratici e operativi, il Museo della Seta è impegnato nella creazione di un nuovo filone narrativo legato al tema della sostenibilità, seguendo due strade: quella digitale, con la produzione di una sezione sul sito dedicata al tema e degli approfondimenti sui canali social del Museo; quella “fisica”, attraverso la condivisione di un percorso tematico scandito da nuovi materiali informativi e didascalici lungo il percorso museale, oltre alla creazione di un questionario di gradimento da sottoporre ai visitatori al termine della loro esperienza in Museo. Tutti i materiali, sia digitali che fisici, sono fruibili a tutti, quindi presentati in doppia lingua, italiano e inglese. Una ramificazione del progetto è legata alla realizzazione di sei laboratori didattici offerti alle scuole primarie e secondarie sul tema della sostenibilità del rapporto tra uomo e baco da seta. «La sostenibilità non è solo un concetto da applicare alla filiera, deve diventare un valore condiviso da tutti, una disciplina formativa. Il nostro futuro è all’insegna della durabilità, ossia il rilancio delle buone prassi», sottolinea la presidente Giovanna Baglìo, invitando tutti a rileggere il Museo anche attraverso i canali online – sotto un punto di vista del tutto inedito, e quanto mai contemporaneo.