Ad inaugurare la stagione 2022 del Cineclub del Mendrisiotto è la rassegna “Ri-pensare i confini” (12 gennaio – 10 febbraio 2022), organizzata in collaborazione con il Museo etnografico della Valle di Muggio. Fino a ottobre 2022, il Museo ospita – presso Casa Cantoni a Cabbio – l’esposizione Pezzi di frontiera. Geografie e immaginario del confine, occasione per gli organizzatori per presentare un ciclo di conferenze e incontri (in collaborazione con l’Accademia di architettura dell’USI).
Ad accompagnare e completare gli appuntamenti anche una rassegna cinematografica, che attraverso cinque film offre altrettanti punti di vista e interpretazioni dei “confini”. I film scelti raccontano della complessità del concetto di confine, delle sue molteplici possibili declinazioni tra storia, geografia e antropologia, con particolare riferimento a questioni sociali e culturali di stretta attualità. Ad aprire la rassegna, il 12 gennaio 2022, è La cordillera de los sueños di Patricio Guzmàn (vincitore come Miglior documentario a Cannes nel 2019), che con questa opera conclude la sua trilogia sul territorio cileno, ispiratore di un diario intimo e politico sulla storia e la memoria del paese. Il 19 gennaio, Emilano Bos, corrispondente RSI negli Stati Uniti dal 2015 al 2021, commenterà la proiezione di Broken Land, una produzione svizzera realizzata nel 2014 da Stéphanie Barbey e Luc Peter, che ci riporta alla sterminata frontiera tra Stati Uniti e Messico vista nella quotidianità di alcune persone che si confrontano con il passaggio dei migranti, fra paura, rifiuto e compassione. Il 26 gennaio, dai toni grotteschi, originale e perturbante, è la volta del film di Ali Abbasi (regista di origine iraniana, ma svedese di adozione), Border – Creature di confine, (Premio Un certain regard a Cannes 2018), che interroga la nozione di umanità e i confini della diversità. Dai toni più leggeri, il 2 febbraio si propone Easy Living – La vita facile, opera prima dei fratelli Orso e Peter Miyakawa, che ci porta alla frontiera di Ventimiglia per raccontare con freschezza e senza retorica una storia di amicizia e solidarietà. E per concludere, il 10 febbraio un film “storico” firmato da Bruno Soldini, che sarà presente alla proiezione. Girato nel Mendrisiotto, il suo Storie di confine, del 1972, è il primo lungometraggio concepito e realizzato nella Svizzera italiana e racconta una storia legata al “contrabbando di fatica”, quello praticato dalla povera gente di confine.
Per partecipare alle proiezioni è necessario il Covid Pass (2G) e indossare la mascherina. Per il programma nel dettaglio consultare il sito del Cineclub del Mendrisiotto.