LAC, le Colazioni letterarie al femminile
La quarta edizione delle Colazioni letterarie al LAC avrà come ospiti tre donne, tre personalità di spicco, molto diverse tra loro per età, professione, esperienze. La filosofa Maura Gancitano (5 marzo), la giornalista Emanuela Rosa-Clot (30 aprile) e l’astrofisica Patrizia Caraveo (14 maggio) parleranno di sé, della propria produzione letteraria o scientifica più recente, degli obiettivi che le donne hanno raggiunto e di quelli ancora da raggiungere. Partendo da una stessa domanda: “Qual è il classico che più ha amato, e quale ruolo questa lettura ha avuto nella sua vita?”. Come spiega Yvonne Pesenti Salazar, curatrice della rassegna, «ci è sembrato importante dare voce a personalità di spicco dell’universo femminile impegnate con successo in campi molto diversi da quello della letteratura: dalla filosofia, al giornalismo, al mondo della scienza, ambiti in cui si sono si sono particolarmente distinte per qualità e originalità». Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito; prenotazione consigliata su edu.luganolac.ch
Liberati della brava bambina
Sabato 5 marzo, ore 11, con Maura Gancitano
Cosa significa essere donna? Non alzare la voce, non ribellarsi. Obbedire al padre, al marito, alla società. Significa calma e sottomissione. Dover essere una brava bambina, poi una brava moglie e una brava madre. Eppure per qualcuna tutto questo non basta. Con la guida della filosofia, che ci aiuta a interrogarci sul significato delle cose e fornisce nel contempo modelli di comportamento, le difficoltà si possono trasformare in opportunità. Solo così ci si potrà finalmente permettere di esistere, e non aver paura di fiorire. Fare filosofia aiuta a mettere alla fine delle parole punti interrogativi che possono rivelarsi esplosivi. Evento in collaborazione con l’Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino.
Maura Gancitano è filosofa, scrittrice e fondatrice di TLON – scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. Si occupa di parità di genere, diversità e inclusione, spazi pubblici digitali e comunicazione culturale, e collabora con numerose università e istituzioni. Ha scritto, insieme ad Andrea Colamedici, diversi libri, tra cui La Società della Performance (Edizioni Tlon 2018), Liberati dalla brava bambina. Otto storie per fiorire(HarperCollins 2019), Prendila con Filosofia. Manuale di fioritura personale (HarperCollins 2021) e L’alba dei nuovi dèi (Mondadori 2021). Con Andrea Colamedici conduce inoltre i podcast Scuola di Filosofie e Audible Club su Audible. Collabora con Linus, Donna Moderna, Vanity Fair e Radio1.
Coltivare l’amicizia, tra libri e giardini
Sabato 30 aprile, ore 11, con Emanuela Rosa-Clot
L’incontro sarà lo spunto per parlare del libro Pia Pera. Apprendista di felicità (ed. Ponte alle Grazie), una raccolta dei migliori articoli scritti per Gardenia da Pia Pera, scrittrice e appassionata giardiniera, scomparsa cinque anni fa. Pia Pera aveva lasciato l’inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall’esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle succose more di gelso a Puškin, dai bagni notturni nello stagno a Cechov: la penna di Pia Pera si muove tra botanica e letteratura, la trama e l’ordito della tela alla quale ha lavorato con sapienza in questi dieci anni nel tentativo – sempre riuscito – di connettere fiori foglie frutti al sentire, all’amare, al soffrire. Perché, come amava ripetere, nel giardino si incarna «il nostro antico cercare, tra le piante, la vita».
La giornalista Emanuela Rosa-Clot è nata a Torino nel 1964. Ha lavorato per il quotidiano La Notte, di cui è stata caporedattore. È poi passata (nel 1995) a Sorrisi e Canzoni, come vicecaporedattore, e in seguito (dal 1999) a Panorama. Per la Cairo Editore, nel 2022 progetta e lancia For Men e Natural Style, settimanale di cui diventa vicedirettore nel 2004. In seguito assume la direzione dei mensili Gardenia (dal 2006), Bell’Italia (dal 2009) e Bell’Europa (dal 2010) e In Viaggio (dal 2013). Nel 2014 ha ricevuto il premio Giorgio Gallesio per la botanica. Dal 2017 è Cavaliere al merito della Repubblica italiana.
La scienza è per tutti
Sabato 14 maggio, ore 11, con Patrizia Caraveo e Ira Rubini
Non esistono professioni maschili o femminili. Tutti devono essere messi nelle condizioni di poter realizzare i loro sogni. La nostra società è ancora intrisa di pregiudizi, ma dobbiamo cercare di liberarci dai nostri condizionamenti culturali. Per realizzare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, occorre usare anche l’intelligenza e le risorse femminili, incoraggiando le donne a perseguire carriere scientifiche. Benché di origini antichissime, l’astronomia è una scienza più che mai attuale: raggi cosmici, neutrini, polveri, meteoriti e onde gravitazionali veicolano informazioni molto diverse tra loro, ma complementari. Imparando a decifrare questi messaggi, facciamo passi avanti nella comprensione dell’universo, migliorando la qualità della vita su questo pianeta. Le donne non hanno potuto camminare sulla Luna e hanno faticato a lungo per farsi accettare nel mondo accademico; tuttavia, nonostante, discriminazione e pregiudizi, molte scienziate eccezionali hanno dato contributi fondamentali alla ricerca scientifica.
Patrizia Caraveo è Dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 ha ricevuto il Premio Nazionale Presidente della Repubblica e, poi, nel 2021, il Premio Enrico Fermi della Società Italiana di Fisica. Nel 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100donne contro gli stereotipi. È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ira Rubini, giornalista culturale, lavora per RSI Radiotelevisione Svizzera e per Radio Popolare.