Zsuzsanna Gahse, Alessandro Ceni, Sabina Zanini, Yari Bernasconi, Laura Di Corcia: sono questi gli autori e le autrici che animeranno i prossimi appuntamenti a Villa Saroli, per il programma 2022 della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, dedicato al tema “Dopo le macerie: nuovi orizzonti”. Tutti gli incontri di aprile sono ad ingresso libero e gratuito. Prenotazione fortemente raccomandata su casadellaletteratura.ch.
Si inizia sabato 2 aprile, alle ore 16.30, con Zsuzsanna Gahse, autrice di una quarantina di opere e insignita del Gran Premio svizzero di letteratura 2019, in dialogo con la scrittrice e traduttrice Anna Ruchat (incontro in italiano e tedesco). Nata a Budapest nel 1946, Gahse è fuggita dall’Ungheria insieme alla famiglia nel 1956 per rifugiarsi prima a Vienna e poi a Kassel, in Germania. Il suo primo romanzo, Zero, scritto in tedesco, è stato pubblicato nel 1983. Ad esso sono seguiti romanzi, racconti, traduzioni e innumerevoli altre pubblicazioni. Dopo avere abitato a lungo a Stoccarda e a Lucerna, dal 1998 vive a Müllheim nel Cantone di Turgovia. Autrice e traduttrice dall’ungherese, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio letterario della città di Stoccarda (1990), il Premio Tibor Déry per la traduzione (1999), il Premio letterario Bodensee di Überlingen (2004), il Premio Adelbert von Chamisso (2006), il Premio per la cultura del cantone Turgovia (2010), il Premio Johann Heinrich Voß per la traduzione (2010), il Premio Italo Svevo (2017), il Premio Werner Bergengruen (2017).
Mercoledì 6 aprile, alle ore 18.00, la Casa della Letteratura ospiterà Alessandro Ceni, ultimo traduttore italiano dell’Ulysses, che parlerà, insieme a Massimo Gezzi, del capolavoro di Joyce. Alessandro Ceni (Firenze, 1957) è un poeta, traduttore e pittore fiorentino. Per “I Classici” Feltrinelli ha tradotto e curato La ballata del vecchio marinaio − Kubla Khan di Coleridge, Il critico come artista. L’anima dell’uomo sotto il socialismo di Wilde, Lord Jim di Conrad, Moby Dick, Billy Budd di Melville, Foglie d’erba di Whitman e Il Circolo Pickwick di Dickens. Sue, tra le altre, le raccolte poetiche Il pieno e il vuoto (Marcos y Marcos, 1996) e Combattimento ininterrotto (effigie, 2015). La sua traduzione dell’Ulisse di Joyce è uscita nel 2021 da Feltrinelli. L’incontro è co-organizzato con gli Eventi Letterari del Monte Verità il cui tema 2022 è “Le nostre odissee” (7-10 aprile).
Sabato 9 aprile, alle ore 16.30, sarà poi la volta di Sabina Zanini, vincitrice del prestigioso Premio Studer/Ganz. Istituito nel 2006, il riconoscimento rivolto ad autori ed autrici esordienti, le è stato attribuito per il romanzo A una voce (Gabriele Capelli, 2022), dove «con voce narrante nitida, l’autrice costruisce la giornata tipo di un personaggio che volontariamente si esilia dai ritmi e riti della società contemporanea, rivendicando il diritto di chiamarsi fuori e rifiutando la logica imperante dell’apparire». L’incontro a Villa Saroli si apre con Ruth Gantert, membro del Consiglio di Fondazione Studer/Ganz, prosegue con il dialogo tra Sabina Zanini e Jacqueline Aerne, traduttrice ed ex presidente dell’Associazione delle scrittrici e degli scrittori della Svizzera, e si conclude con un rinfresco offerto dalla Fondazione Studer/Ganz.
Domenica 10 aprile, alle ore 10.30, la Casa della Letteratura dedica un incontro al poeta Yari Bernasconi, fresco vincitore del Premio svizzero di letteratura 2022 con La casa vuota (Marcos y Marcos, 2021), raccolta poetica in cui «la tradizione (le voci novecentesche, tra cui quella di Giorgio Orelli, di cui il ticinese Bernasconi è un fine studioso) si sovrappone, con grande equilibrio stilistico, all’indagine su una realtà metamorfica, una geografia mobile, tormentata dai segni lasciati dall’esperienza individuale e dalla Storia». L’incontro, moderato da Paola Leoni Notari, è sostenuto dall’Ufficio Federale della Cultura nell’ambito delle tournée organizzate in occasione dei Premi Svizzeri di Letteratura; tra il pubblico, gli studenti del Collège de Candolle (Ginevra), in visita in Ticino.
Infine, giovedì 21 aprile, alle ore 18.00, si terrà il secondo incontro della rassegna di poesia Spaziobianco, curata da Jordi Valentini e Mattia Bettoni, e con ospite Laura Di Corcia, autrice di Diorama (Edizioni Tlon, 2021): «Il farsi e il disfarsi della storia, il mondo vegetale come elemento che contiene il divenire, un mondo che è cristallo, cenere, e poi ancora cristallo: sono queste alcune delle immagini che dipinge Laura Di Corcia in Diorama, in un gioco di rimandi dove l’autrice e altri personaggi emergono dall’ombra per poi riconsegnarsi, inevitabilmente, a essa». L’incontro è sostenuto da Coop cultura.