L’amore e altri enigmi in Čechov, conferenza di Adalberto Mainardi
Nell’ambito del ciclo di letture bibliche su Bibbia, letteratura e filosofia, alla Biblioteca Salita dei Frati di Lugano si svolgerà una conferenza con Adalberto Mainardi sul tema L’amore e altri enigmi. Echi biblici nella narrativa di Anton Čechov. L’incontro, introdotto da Fernando Lepori, è in programma martedì 26 aprile, alle ore 20.30.
Anton Pavlovič Čechov (1860-1904) tra i grandi classici della letteratura russa è forse quello che meno sembra immergersi nelle “domande maledette” sul senso della vita, della morte, della presenza di Dio e del destino dell’uomo. Cresciuto in una famiglia religiosa, per tutta la vita conservò un notevole attaccamento ai rituali della Chiesa: collezionava icone, amava le letture sui monasteri russi e sulle vite dei santi, ma non si professava credente. Esercitò la professione medica con abnegazione e la sua stessa scrittura è pervasa dall’attitudine analitica dello scienziato, applicata alla realtà umana quale si presenta all’osservatore, non quale dovrebbe essere. «Io non appartengo ai letterati che hanno verso la scienza un atteggiamento negativo», diceva di sé, «né vorrei far parte di coloro che risolvono tutto con il solo aiuto dell’intelligenza». Ma proprio l’acuta osservazione della realtà umana con le sue contraddizioni e la sua irredimibile ricerca di felicità, l’assunzione del mestiere di scrivere come dovere morale di «rappresentare la vita com’è, punto e basta», non cessano di condurre il lettore di Čechov alle soglie del mistero: l’amore, la morte (in molti degli ultimi racconti l’approssimarsi della morte è il tema principale), l’insensatezza e al tempo stesso la pura gioia dell’esistere. E nella filigrana di molti racconti affiorano echi del Nuovo e dell’Antico Testamento, come relitti di un intero che la cultura moderna cerca di ricomporre.
Adalberto Mainardi, monaco di Bose a Cellole (San Gimignano), si occupa di storia della Chiesa russa, di spiritualità ortodossa e di ecumenismo. È stato segretario scientifico dei Convegni ecumenici internazionali di spiritualità ortodossa di Bose dal 1993 al 2020. È membro del gruppo di lavoro teologico misto ortodosso-cattolico Sant’Ireneo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Insieme verso l’unità. L’esperienza monastica e il cammino ecumenico (Qiqajon 2014); Spiritualités en dialogue (Paris 2014); Ermeneutica e studi biblici nell’ortodossia contemporanea, in “Ermeneutica dei testi sacri. Dialogo tra confessioni cristiane e altre religioni”, a cura di S. Mele (Bologna 2016), la curatela di Chiamati alla vita in Cristo (Qiqajon 2021) e la raccolta di poesie Peregrinationes (Hannover 2021).