Lo Studio Dabbeni a Lugano presenta la quinta mostra personale dell’artista Luca Frei (nato a Lugano nel 1976, vive e lavora a Malmö, in Svezia), aperta al pubblico da oggi, venerdì 22 aprile, e fino al 25 giugno 2022. Per la nuova esposizione Luca Frei presenta nuovi lavori, tra cui un’installazione scultorea, stampe su tessuto, disegni e acquerelli, che esplorano questioni di luogo e di appartenenza, di vicinanza e distanza, così come di modalità di connessione. Una caratteristica chiave che collega queste opere è il disegno, una pratica che, insieme all’interesse di Frei per il potenziale funzionale e simbolico delle forme e degli oggetti, è sempre stata centrale nel suo lavoro multiforme.
La grande installazione Creeper consiste in superfici irregolari di compensato sostenute da gambe tassellate che si dispiegano organicamente come grandi foglie ad altezze diverse da una superficie centrale rotonda, anch’essa di compensato. L’altezza delle superfici è progettata in modo tale da poter essere usata come un piano d’appoggio sia seduto sul pavimento che in piedi su una sedia, o come scaffali. Per l’artista, la struttura si presta a vari ambienti come luogo di ritrovo, per usi individuali e collettivi, oltre che come sistema espositivo per piante, libri e oggetti.
Adiacenti all’installazione, due stampe su tessuto mostrano figure umane stilizzate, ciascuna delle quali guarda attraverso una finestra scura. In una stampa la figura è in piedi e rivolta verso il basso, e nell’altra la figura è reclinata e rivolta verso l’alto, quasi come uno specchio. L’elemento architettonico della finestra funziona qui come un punto di transizione o di connessione tra l’interno e l’esterno, operando come una metafora per la speranza, il cambiamento e il passo verso l’ignoto.
Nelle opere su carta presentate in mostra, il paesaggio come spazio sia fisico che mentale può essere identificato come il soggetto principale dell’artista. Le linee precise e controllate guidano lo spettatore attraverso ambienti spogli, mentre tracce di cancellature e altri segni rimangono percepibili all’occhio, ponendo i disegni in uno stato intermedio. Negli acquerelli, le tracce del disegno originale a matita sono ancora visibili sotto gli strati di colore, ma più che seguire la linea le forme e i colori sembrano suggerirsi a vicenda, lasciando la traccia per trovare nuovi e inaspettati percorsi.
Studio Dabbeni, Corso Pestalozzi 1, Lugano
Luca Frei
Dal 22 aprile al 25 giugno 2022
Orari: me-ve, 15-18.30; sa 10-12 e 15-17