Il critico letterario Carlo Ossola, accademico, umanista e fondatore dell’Istituto di studi italiani dell’USI, ha presentato al LAC di Lugano – insieme alla giornalista Rachele Bianchi Porro e in dialogo con il prof. Giacomo Jori – il capolavoro di Ulas Samchuk, Maria. Cronaca di una vita, da lui curato e tradotto da Mariia Semegen (Edizioni Clichy, Firenze, 2022). Il romanzo sullo sterminio ucraino del 1932-33, quando morirono di fame 5 milioni di persone, pubblicato l’anno seguente a Leopoli, venne subito censurato dal regime sovietico e “riesumato” solo nel 1991. Ulas Samchuk, uno dei più grandi scrittori dimenticati del Novecento, fuggito in Germania e poi a Praga, morirà esule nel 1987 in Canada.
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