Annunciati i primi film di FFDUL 2022
Cinque giorni di festival, più di venti film e approfondimenti con ospiti internazionali e locali, fondazioni, ONG, testimoni, autori per favorire il coinvolgimento e la sensibilizzazione sulla violazione, ma anche la conquista e riconquista dei Diritti Umani. Sarà questa la nona edizione del Film Festival Diritti Umani che si terrà a Lugano dal 19 al 23 ottobre. Il Festival si svolgerà anche quest’anno nel cuore della città di Lugano, principalmente nella storica sala del Cinema Corso con il sostegno del Cinema Iride come seconda sala. Il coinvolgimento di giovani e studenti, rimane parte integrante della missione del festival, con proiezioni dedicate al pubblico scolastico del Cantone.
Il Festival, che segue già da anni ciò che accade nell’area di influenza dell’Ex Unione Sovietica, il conflitto nell’est dell’Ucraina ma anche le derive autoritarie dei governi dei paesi della regione da sempre sotto il controllo del governo russo, porrà in questa edizione un’attenzione particolare a questa regione e alla guerra in Ucraina grazie alle opere di molti cineasti che negli ultimi anni hanno raccontato questi territori, quello che vi è accaduto e che ha portato a ciò che stiamo vivendo oggi.
Sono stati già svelati alcuni dei film in programma a FFDUL 2022, tra cui la prima svizzera del documentario Myanmar Diaries di The Myanmar Film Collective (Myanmar-Paesi Bassi-Norvegia, 2022), realizzato da un collettivo di giovani registi birmani e premiato come miglior documentario alla Berlinale di quest’anno. Un film urgente in un momento in cui il Myanmar è praticamente scomparso dalle pagine dei giornali di tutto il mondo. Sarà inoltre proiettato Klondike, della regista ucraina Maryna El Gorbach (Ucraina-Turchia, 2022). Il film, che racconta la storia di una famiglia nella regione del Donetsk, ha ricevuto molti importanti riconoscimenti tra cui il World Dramatic Directing Award Winner al Sundance Film Festival e il secondo premio del Panorama Audience Award alla Berlinale 2022.
Il festival 2022, sempre sotto la direzione di Antonio Prata e la presidenza di Roberto Pomari, e fortemente voluto dalla Fondazione Diritti Umani di Lugano, rinnova inoltre le collaborazioni con associazioni e ONG, tra cui Amnesty International e Medici Senza Frontiere. Tra le novità della nona edizione, è stata annunciata, nell’ambito della consolidata collaborazione con l’Associazione ADER/S (Associazione per lo Sviluppo delle Energie Rinnovabili, Sahara/Solare/Solidale), l’avvio di un progetto che coinvolge il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive con sede a Locarno), l’Escuela de Formación Audiovisual Abidin Kaid Saleh situata nei campi rifugiati saharawi a Tindouff (Algeria) ed il Festival internacional de cine Sahara con sede a Madrid (FISAHARA). Il progetto permetterà lo scambio tra studenti, avvicinerà due realtà di vita e di storia diverse tra loro e porterà alla realizzazione di un film di diploma di uno studente del CISA che verrà realizzato nei prossimi mesi nei campi rifugiati e vedrà anche la presenza di studenti della scuola saharawi in Ticino. Il progetto è sostenuto inoltre dai Comitati Svizzeri di Sostegno al Popolo del Sahara Occidentale e dal Gruppo di Appoggio di Ginevra per protezione e la promozione dei diritti umani nel Sahara Occidentale.