Ceresio Estate, la chiusura con il duo Alphorn & Organ e Voces Suaves
La 46esima edizione di Ceresio Estate, dedicata a “I lieti tasti”, giunge alla conclusione con due concerti molto particolari, tra Morcote e Tesserete.
Domenica 28 agosto alle ore 19.00 Ceresio Estate farà risuonare lo splendido organo settecentesco della Chiesa di Santa Maria del Sasso a Morcote: ad esibirsi, per il penultimo appuntamento della rassegna, sarà infatti il duo Alphorn & Organ, composto da Carlo Torlontano al corno delle alpi e Francesco Di Lernia all’organo. Il duo vanta una folta serie di partecipazioni a rassegne e festival organistici internazionali e presenta un repertorio in cui si combinano brani originali ad interessanti trascrizioni. Per Ceresio Estate, Torlontano – considerato uno dei migliori solisti al mondo per il suo strumento – e Di Lernia propongono un programma intitolato Pastorale alpina, che alterna a gemme del repertorio barocco (Baldassarre Galuppi, Leopold Mozart) brani contemporanei di grande valenza spirituale, come l’ipnotico Pari intervallo di Arvo Pärt. Se il tempo sarà clemente, il concerto sarà preceduto, alle ore 18.00, da un’esibizione del Gruppo Ticinese Corno delle Alpi sul sagrato della chiesa.
Venerdì 2 settembre alle ore 20.30 Ceresio Estate chiude in bellezza la sua quarantaseiesima stagione, nella Chiesa di Santo Stefano a Tesserete, con il concerto dell’ensemble vocale basiliense Voces Suaves. Fondato da Tobias Wicky nel 2012, il gruppo è formato da un nucleo di sette eccellenti cantori, la maggior parte dei quali legati alla Schola Cantorum Basiliensis. Nelle proprie performance Voces Suaves mira a realizzare la massima commistione tra tecnica, espressività e pienezza sonora, tale da garantire all’ascoltatore un’esperienza di ascolto densa di emozioni. Nel 350° anniversario dalla morte di Heinrich Schütz, Voces Suaves esplora il lato “italiano” del grande compositore tedesco, eseguendo una selezione di suoi madrigali – firmati con lo pseudonimo “Enrico Sagittario” – composti durante il periodo di permanenza a Venezia. Accanto ad essi, capolavori del medesimo genere di Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi.