L’accoltellamento di Salman Rushdie, sul palco di una conferenza in una cittadina vicino a New York, è avvenuto a 33 anni dalla fatwa dell’ayatollah Khomeini, arrivata dall’Iran il 14 febbraio del 1989: «Informo tutti i buoni musulmani del mondo che l’autore de I Versi satanici, un testo scritto e pubblicato contro la religione islamica, contro il profeta dell’Islam e contro il Corano, insieme a tutti gli editori e coloro che hanno partecipato con consapevolezza alla sua pubblicazione, sono condannati a morte. Chiedo a tutti i coraggiosi musulmani, ovunque si trovino, di ucciderli immediatamente, cosicché nessuno osi mai più insultare la sacra fede dei musulmani. Chiunque sarà ucciso per questa causa sarà un martire per il volere di Allah».
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