Al Teatro Foce di Lugano, nell’ambito della Rassegna Home, sono in programma per la settimana due originali ed eclettici spettacoli.
Il Teatro Foce accoglierà mercoledì 13 marzo, alle ore 20:30, lo spettacolo Il Fiore Oltre, scritto e diretto dal giovanissimo regista Tommaso Giacopini. Classe 1993, il suo nuovo progetto unisce teatro, poesia e canzone e mira a cercare una risposta istintiva ed emozionale alla domanda: «Cos’è casa?».
Più importante di una sentenza definitiva è l’investigazione del quesito, che da modo di riflettere su quell’amaro piacere che si prova a sentirti parte (o non parte) del mondo contemporaneo, controverso, e, al tempo stesso, terribile e stupendo. Giacopini, attingendo alle proprie esperienze di vita e a temi di sensibilità globale, porterà il pubblico (consigliato dai 14 anni) a interrogarsi sulla vita e sui valori della nostra epoca.
Sul palco del Foce tre attori-musicisti racconteranno la propria storia e il senso di orrore e meraviglia che provano di fronte all’universo in cui si trovano sospesi.
Sabato 16 marzo (ore 20:30), e domenica 17 (ore 18:00) sarà invece la volta dello spettacolo diretto dal regista e pittore Nando Snozzi intitolato Ipotesi per un’utopia.
Come dichiarato dallo stesso «l’azione scenica si svolge nello scenario dell’immaginazione […] muove idee, scenari e situazioni che svelano i paradossi dell’arte e della società contemporanea intersecando musica, testi e immagini con la pittura come fulcro centrale dell’azione».
Lo spettacolo sarà anche un concerto e, in un certo senso, anche una mostra: in scena vi saranno due pittori (Nando Snozzi e Gianni Hoffman), due musicisti (Rocco Lombardie Matteo Mengoni), un’attrice (Raissa Aviles), una lettrice (Patrizia Barbuiani), un turista (Elio David) ed uno straniero in cerca di patria che reciterà le sue utopie (Antonio Gonario Pirisi). Ipotesi per un’utopia proietterà gli spettatori (dai 6 anni) nell’originale mondo del regista, nelle sue memorie ed esperienze, svelando i paradossi dell’arte e della società.